CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Sant’Albino, il quartiere senza bus

Pochissime le corse e quasi introvabili anche i biglietti, la storia del cittadino senza ticket beffato e multato

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di Cristina Bertolini

A Sant’Albino mancano i bus e per quei poschi che passano, anche i biglietti sono merce rara, ma viaggiare senza costa caro.

I cittadini contrariati si sono rivolti al Comitato quartiere Sant’Albino e San Damiano di Monza e Brugherio perché segnalino il disservizio. Il quartiere soffre per essere tagliato fuori dal resto della città, dalle arterie di grande traffico.

Quindi i collegamenti "con Monza" che a questo punto diventa quasi un’altra città, sono più che vitali per non isolare il quartiere, ma i cittadini lamentano che sono pessimi (autobus che non arrivano, ritardano o saltano le corse) e nei giorni festivi sono quasi inesistenti. Per raggiungere con i mezzi l’ospedale San Gerardo, in zona Parco, in direzione LissoneVedano, magari per un’emergenza sanitaria si impiega un’ora. "Come se non bastasse - sottolineano i volontari del comitato spontaneo - i biglietti sono spesso introvabili". L’associazione riporta la storia di un residente del quartiere (che chiameremo Luigi) che si è visto arrivare un’ingiunzione di pagamento di una multa presa nel 2018 su un bus Atm (tratta urbana, linea Z201, dal quartiere Sant’Albino a Monza) perché sprovvisto di biglietto. Non è scusabile viaggiare senza biglietto, ma le difficltà logistiche favoriscono l’infrazione. Infatti Luigi racconta: "era un lunedì mattina, dovevo andare in stazione Fs per prendere il treno per Milano, pioveva a dirotto, non avevo mezzi privati, per il maltempo non potevo andare a piedi . Il giorno prima (domenica) avevo cercato di procurarmi il biglietto sul sito di Atm che però non consente l’acquisto via internet del biglietto ordinario urbano. Il sito segnalava l’apertura della tabaccheria della stazione, ma arrivato là era chiusa, come chiusi erano anche gli altri".

Caccia al biglietto anche al lunedì mattina nella tabaccheria di via Marco d’Agrate, ma senza successo. I gestori gli hanno spiegato che visto che in pochi prendono il bus e loro devono pagare in anticipo la ricezione dei biglietti, ne tengono una scorta limitata (dai 10 ai 20). Quindi Luigi era salito sul bus, dove qualche anno fa non era possibile acquistare i biglietti a prezzo maggiorato. Aveva spiegato la situazione ai controllori che avevano risposto che pur capendo il problema dovevano comminare 130 euro di multa. "Arrabbiato non ho pagato - racconta - per l’impossibilità di godere di un servizio completo e dopo 4 anni ho ricevuto l’ingiunzione". Luigi punta l’attenzione sullo stato di isolamento di quartieri, vicinissimi al centro, ma logisticamente così lontani.