ANTONIO CACCAMO
Cronaca

Rotaie libere, via ai treni per Lecco e Tirano

La linea Milano Porta Garibaldi-Robbiate riaprirà il 29. Tutte le carrozze sono state rimosse e ora si lavora al ripristino dei binari 3 e 4 .

di Antonio Caccamo

Ieri alle 6 sono state riaperte le linee Milano-Carnate-Lecco e Milano-Sondrio-Tirano. Durante la notte due gigantesche gru hanno alzato e portato via le altre due carrozze che impedivano il passaggio dei treni e liberato anche il secondo binario. Una ripresa a tempo di record dopo l’incidente di 3 giorni fa provocato dal treno fantasma, partito da solo da Robbiate e mandato a schiantarsi sul binario morto della stazione di Carnate prima che arrivasse a quasi 100 all’ora sui curvoni della popolata Monza. Il servizio sostitutivo degli autobus tra le stazioni di Monza e Lecco è dunque terminato.

"Ora proseguono i lavori sui binari 3 e 4 – fa sapere Rete ferroviaria italiana -. Gli interventi riguardano il ripristino della linea di alimentazione elettrica, la sostituzione dei pali che la sostengono la sostituzione di un tratto di binario per consentire la riattivazione del tratto per Paderno". I treni da Milano Porta Garibaldi a Paderno Robbiate restano invece sospesi fino al 29 agosto. Torneranno a viaggiare, se il crono-programma sarà rispettato, il 30. Da ieri funziona un servizio di bus sostitutivi tra Carnate e Paderno.

I 4 vagoni sono stati tolti in 2 giorni dalle rotaie dalle due grandi gru. Tre carrozze sono state messe su un prato del Comune poco lontano dalla ferrovia e una parcheggiata sulla vicina via Banfi. Saranno tutte demolite. A parte la locomotiva messa sotto sequestro dalla Procura di Monza che indaga per disastro colposo.

"Stiamo dando a Rfi tutto il sostegno possibile – dice il sindaco di Carnate Daniele Nava – permettendo l’uso delle strade e del grande prato a ridosso della stazione. È un’area verde che noi sindaci da anni chiediamo di trasformare, insieme ad Rfi, in un centro di servizi per i passeggeri. Aiuterebbe a rendere più efficiente e al passo con i tempi lo scalo ferroviario dove ogni giorno passano circa 8.000 persone. Da anni chiediamo un progetto. Finita questa emergenza torneremo alla carica".

L’incidente è legato, anche se indirettamente, alla chiusura al traffico ferroviario del ponte San Michele di Paderno, la cui struttura è giudicata poco affidabile. Per questo due anni fa è stata interrotta la Milano-Bergamo che riaprirà in autunno. Da allora i treni a piano ribassato da Milano Porta Garibaldi, quasi tutti con più di 40 anni di vita sulle spalle, fanno capolinea nella piccola stazione di Paderno Robbiate. Ogni giorno arrivano a Paderno 33 convogli, restano in sosta per circa 40 minuti e poi ripartono alla volta di Milano. Così anche il Trenord deragliato a Carnate mercoledì era entrato nella stazione di Paderno Robbiate alle 11.39 con il numero identificativo 10767 e sarebbe dovuto rimettersi in marcia alle 12.22 come 10776 alla volta di Milano Porta Garibaldi.

Il macchinista e il capotreno lo avevano lasciato sul binario 2 ed erano andati a prendere un panino al bar della stazione. Solo che il convoglio di 7 vagoni, ma con un solo passeggero a bordo, si è mosso da solo prendendo sempre più velocità, approfittando della pendenza e della mancata attivazione, o del malfunzionamento, del freno di stazionamento. Cosa è andato storto dovrà accertarlo la Procura di Monza. L’inchiesta per disastro ferroviario colposo, per ora contro ignoti, è coordinata dal pm Michele Trianni e dal procuratore capo Claudio Gittardi. Mentre Trenord, a sua volta, ha aperto un’indagine interna sospendendo "cautelativamente" macchinista e capotreno.