Il "ritrattista" dei pendolari e i modelli inconsapevoli

Una mostra espone le creazioni effettuate in dieci anni da un architetto che ha deciso di immortalare le persone incontrate sul treno per Milano

Alberto Cavallari, architetto 34enne, ha realizzato i ritratti in un’agendina

Alberto Cavallari, architetto 34enne, ha realizzato i ritratti in un’agendina

Bovisio Masciago (Monza) - Milano Porta Garibaldi : trenta minuti di treno per molti studenti e lavoratori pendolari. Anche Alberto Cavallari, architetto 34enne, percorre quotidianamente questa tratta. Vede intorno a sé ogni giorno moltissimi volti, diversi per aspetto, età e provenienza, ma tutti con gli occhi bassi, fissi sul cellulare ed estranei a tutto ciò che li circonda. Inizia così, un po’ per gioco, a ritrarre questi volti, sorpreso dal fatto che nessuno si accorga di essere “modello” di un disegnatore. I primi disegni sono a matita, pochi tratti essenziali sulla sua agenda a pagine bianche, si passa poi all’iPad, e all’aggiunta dei colori. In dieci anni Alberto ha ritratto più di 700 persone, 739 per la precisione, raccolte in un account Instagram (@passeggeri_) e in un sito internet (www.passeggeri.org). Ora i disegni di Cavallari, con i loro colori pieni e i tratti semplici, sono raccolti in una mostra dal titolo “Passeggeri, la routine nascosta“, allestita presso le sale della biblioteca comunale Alda Merini, che offre un variegato campionario di visi, uno spaccato incredibile della “routine nascosta“ di centinaia di pendolari.

«Pendolare da una vita - si racconta l’architetto - ho sempre con me un’agendina dove schizzo idee, pensieri, disegni, progetti. Dal 2012, un po’ per gioco, ho iniziato a fare ritratti in treno a chi avevo di fronte. Mi sono accorto che se guardano il telefono non si accorgono di me. Sono completamente isolati. Non so quando scendono i passeggeri, ma so che quando lo fanno il ritratto finisce. Quindi i disegni devono essere veloci, istintivi, rapidi". E se il primo passeggero è “nato“ nel 2012, da allora Alberto ha riempito 21 agendine. "Nel 2019 - continua - ho affiancato alle agendine il disegno in digitale, anche se i disegni a mano danno molta più soddisfazione". Alberto non si è fermato ai passeggeri. Ci sono i “Tipi da spiaggia“ 2020 e 2021, i “60 sec“, personaggi rappresentati in 60 secondi "non uno di più", assicura Cavallari, “Thai 2019“, ritratti di passeggeri mentre Alberto era in volo verso la Thailandia. Un diario di viaggio che potrebbe diventare presto un progetto più ampio, forse un libro. Fondatore insieme all’architetto Alessandro Gaffuri del “Parentesi Studio“, Alberto ha curato col socio la mostra, visitabile fino al 21 maggio. "Qualcuno si è riconosciuto, soprattutto chi segue la pagina Instagram. Ma la cosa pazzesca è che la maggior parte delle persone ritratte non si è mai accorta di essere osservata". L’esposizione è aperta il lunedì dalle 14.30 alle 17.30, il martedì e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, il mercoledì e il sabato dalle 14.30 alle 18.30, il giovedì invece fino alle 19.30.