MARTINO AGOSTONI
Cronaca

Monza, i ragazzi speciali dell’Iride diventano opere d’arte

Trentasei capolavori studiati e trasformati in scatti nella mostra al Binario 7 L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale con Aps Proiezione 180

Una delle opere d'arte

Monza - Riprodurre l’autoritratto con l’orecchio bendato di Vincent Van Gogh o rifare la bambina con il palloncino di Banksy, far parte della sequenza dei volti di Marylin Monroe di Andy Wharol, come anche ripetere La morte di Marat di Jacques-Louis David o diventare uno dei ritratti femminili di Amedeo Modigliani. Sono 36 le opere scelte tra le più celebri e profonde della storia dell’arte per realizzare la mostra “Arte in 1 click“, 36 scatti che prendono a modello altrettanti capolavori assoluti ammirati e amati, li studiano, li trasformano e li reinterpretano per raccontare un’esperienza artistica che fa essere allo stesso tempo spettatori e autori. È il senso del percorso espositivo inaugurato il 4 ottobre all’urban center Binario 7, promosso dalla cooperativa sociale L’Iride di Monza con Aps Proiezione 180, il contributo del Comune e della Fondazione Monza e Brianza. Gli autori, e ammiratori dei grandi artisti, sono i ragazzi del centro socio educativo di via Parma della cooperativa L’Iride che da 40 anni si occupa di utenti con disabilità.

"Durante il lockdown ci siamo inventati un modo nuovo di stare insieme ai ragazzi, attraverso visite virtuali da remoto a città d’arte, musei e pinacoteche – racconta Sara Cremonese, responsabile del progetto e coordinatrice del centro –. Per gioco si è scatenata la ricerca di somiglianze tra i nostri volti e i ritratti dei pittori piu celebri. Così che è nata l’idea di ricreare il quadro, con 5 ragazzi incaricati di cercare la location migliore, trovare gli accessori, dedicarsi a trucco&parrucco e ricostruire la scena. I soggetti protagonisti sono tutti utenti del centro, così come gli scatti portano la firma di un ragazzo del Cse; degli utenti di via Parma sono anche le riprese di backstage che i visitatori potranno scoprire attraverso il qr code accanto a ciascuna opera. Alla fine questa iniziativa libera, provocatoria e fantasiosa ha coinvolto tutti".

Sono stati realizzati dai ragazzi del Cse anche i dipinti che reinterpretano gli originali e, spiega Claudia Valtorta, direttrice della cooperativa L’Iride, "è stato un lavoro lungo 1 anno. La mostra è il mantenimento della promessa fatta allora, di dar forma a questo piacevole intrattenimento e di trasformarlo in una proposta alla città, che ci possa far conoscere e incontrare. Accanto a ogni opera c’è un cartellino esplicativo che riporta una frase di ciascuno dei ragazzi e che sintetizza il senso, per lui, del percorso fatto". All’inaugurazione della mostra “Arte in 1 click“ è intervenuta anche l’assessora alla Cultura Arianna Bettin.

"Il lavoro della cooperativa L’Iride nel costruire un progetto artistico coinvolgente, divertente, per le ragazze e i ragazzi del centro è meritorio, tanto più perché nato in un momento molto difficile - quello del lockdown - che tanto ha gravato sulle vite delle famiglie. L’arte come lente attraverso cui esprimere ciò che si prova tocca tutti, e la mostra ‘Arte in 1 click’ – conclude Bettin - dà modo a chi la visita di guardare attraverso molteplici lenti - diverse, plurali – la realtà".