
Sacchi di rifiuti di tutti i colori dominano la scena cittadina tra furbetti e regole difficili da seguire
Raccolta dei rifiuti: amore e odio dei cittadini monzesi. Appuntamento fisso con i cumuli di rifiuti in via Manzoni, dove ogni giorno si trovano sacchetti con dentro di tutto, che non vengono ritirati, perché sbagliati, e rimangono lì per settimane. Oppure in via Zucchi, dove sacchetti indistinti vengono forzati nei cestini pubblici. L’opinione pubblica si divide tra chi dice che è responsabilità di ciascuno stare attento a cosa conferisce nei sacchi, chi dà la colpa al servizio e chi, soprattutto gli anziani, dice che è troppo difficile “azzeccare“ cosa mettere nei sacchetti e teme multe se viene identificato e quindi non usa i sacchi rossi con il microchip. Molti si lamentano che non si fa in tempo a mettere fuori i sacchi rossi in attesa della raccolta che ratti e cornacchie fanno festa, lasciando i sacchetti pieni di buchi da cui poi ovviamente fuoriesce di tutto. "Rimane il fatto – fa osservare una residente – che i sacchi in giro sono osceni e non contribuiscono al decoro della città. Monza è una città sporchissima e nessuno comunica quali possano essere le soluzioni per migliorarla". Altri osservano che i sacchi fuori senza contenitori sono la causa della sporcizia: così Monza sembra una città da terzo mondo. I cittadini popongono di esporli nei bidoni, come si faceva in passato. Infatti questa nuova prassi dei sacchetti direttamente sul ciglio del marciapiedi è stata fortemente contestata e i cittadini chiedono al sindaco di modificare il sistema. Infatti alcuni condomini si organizzano con bidoni o contenitori retati per tenerli imballati e sollevati fino al ritiro. Dibattito aperto anche sugli orari di ritiro. Il passaggio in ore serali non va bene per tutti: l’obiezione è stata che chi arriva a casa tardi dal lavoro non fa in tempo a esporre i rifiuti. L’attuale modalità di conferire alla sera per il ritiro all’alba disturba il sonno di altri. Anche il ritiro della fornitura di sacchetti per la differenziata pare non funzionare. La distribuzione annuale non basta e non tutti sono disposti a muoversi verso la sede dell’impresa Sangalli o verso il centro civico Libertà per ritirare un lotto aggiuntivo. Stare in coda non aiuta. Per qualcuno non bastano i sacchi rossi. Provando invece a richiedere solo quelli gialli, ti viene erogato l’intero kit: rossi più gialli. Gli addetti li forniscono dicendo che non si viene a ritirare solo quelli gialli e che quando mancano, si possono comprare quelli del supermercato, basta che siano trasparenti e si veda che dentro contengono solo la plastica o la carta, da conferire nel giorno giusto. Morale: come fai, sbagli.
Cristina Bertolini