ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Brianzasays: una community da 25mila persone che “fa andà i man”

Il portale del dialetto, nato da un’idea di Andrea Girasole, ha raggiunto successo anche fuori dai confini italiani. E ora c’è anche lo shop con felpe, cappelli e tazze

T15BA

Andrea Girasole, l’ideatore di Brianzasays

Monza, 19 agosto 2024 – Sbarchi sul loro sito e, in basso a destra, il “bot“, cioè il risponditore automatico pronto ad aiutarti e indirizzarti tra le pagine, già dice tutto.... “Ciciara con noi!”, è il saluto e il benvenuto. Dialetto, dialetto e ancora dialetto: questo è Brianzasays, il portale per la salvaguardia, e la promozione, dello slang del nostro territorio, che spegne le prime cinque candeline. Con numeri in costante crescita.

Tanto che una semplice pagina web è diventato un ecommerce di prodotti originali e divertenti: felpe, cappelli, magliette, tazze e griffate “Fà balà l’occ“; “Ghe pensi mi“; “Bela tusa“; “Te saludi“ e via dicendo. Ideatore del progetto Andrea Girasole, 28 anni, cresciuto alla Morosina di Agrate Brianza, per poi trasferirsi a Verderio.

La scintilla

L’obiettivo è ben chiaro: “Appassionati alle nostre tradizioni, vogliamo portare avanti la lingua del nostro bel paese nell’era digitale. Anche Brianzasays si affida alla tecnologia, ma il cuore resta sempre fedele ai valori antichi”.

L’idea del sito nasce nel settembre del 2019 quasi per gioco - racconta Andrea, che lavora in ambito amministrazione e contabilità - prendendo spunto da pagine di altri dialetti già esistenti, quella di Roma, che è la più conosciuta, quella di Milano, o anche quella emiliana, che trovavo molto divertenti. Quindi, cresciuto con nonni brianzoli puri, ho deciso di sperimentare e far nascere quella del dialetto brianzolo, con il semplice obiettivo di far divertire chi come me, tra parenti e amici o in compagnia usa questo ‘slang’, e per mantenere vivo l’uso del dialetto”.

Il successo

Così, tra un post e l’altro, su modi di dire del posto, battute, ricette, poesie, scorci del territorio, la community è arrivata a 25mila seguaci. “Per me è importante difendere e tramandare il dialetto perché fa parte della nostra identità! È un modo per mantenere il contatto con le generazioni che ci hanno preceduto”.

Le sue espressioni preferite sono “Fa andà i man“, che è l’essenza del brianzolo che lavora sempre, e “Sta su de doss!“, cioè “lasciami stare“. Ogni prodotto nello shop ha anche indicata la traduzione in inglese. “Nei primi tre mesi ho raggiunto 7mila followers e da lì è stato un crescendo. Quindi mi sono detto, ‘può valere qualcosa!’.

Le condivisioni 

Dal 2020 la pagina è cresciuta ulteriormente, anche grazie alle iniziative create per sostenere le attività locali brianzole, che erano in difficoltà a causa della pandemia”. Una bella e utile idea, che ha dato nuova linfa a Brianzasays. “Uno dei post di maggiori successo è stato ‘sta a cà’ - ricorda - appunto pubblicato durante il Covid, che è stato anche condiviso da Emis Killa, il famoso rapper nato in Brianza, anche lui follower della pagina. Ci seguono tanti giovani, ma anche adulti, inclusi sportivi e cantanti.

Un altro post che ritengo molto importante è stato “l’era ura!“, pubblicato su richiesta dell’AC Monza in occasione della promozione in Serie B”.

Lo shop

Una serie di piccole e grandi soddisfazioni, che hanno portato alla decisione di aprire il negozio virtuale: “Lo shop è nato a seguito delle richieste degli utenti a cui sarebbe piaciuto avere una felpa o una maglietta, che sono i prodotti più richiesti, con una frase stampata sopra. Molti brianzoli doc, sicuramente, o comunque lombardi, ma immagino che ci sarà anche qualche ‘mes e mes’. So che mi seguono da diverse parti del mondo: mi è capitato di ricevere messaggi da Svizzera, Gran Bretagna e Australia”.

Con un sogno: “Incrementare il numero di followers e promuovere nuove collaborazioni con attività locali”.