REDAZIONE MONZA BRIANZA

“Pollo volante“, il delivery per la seconda vita degli ex detenuti

Cucina e consegna a domicilio in bicicletta. Nasce da un’idea di Giovanni Marelli, a lungo ospite del carcere di Monza

Ricominciare si può, anche dopo aver sbagliato e aver pagato il proprio debito con la giustizia. Ma non solo si può ricominciare, ma si può anche aiutare a ricominciare chi è stato messo ai margini della società. Il tutto partendo dal lavoro. Questo lo spirito che anima il progetto imprenditoriale e sociale del “Pollo volante“, ideato dal monzese Giovanni Marelli e che a gennaio prenderà il via a Milano, nel quartiere della Barona.

Il progetto prevede l’avvio di una vera e propria attività di ristorazione d’asporto: nella grande cucina all’interno della sede dell’associazione “Ci sono anch’io“ verranno cucinati polli allo spiedo e patatine al forno. I piatti verranno poi consegnati a domicilio, pedalando per le vie della Zona 6 di Milano. Nel progetto di Marelli, sono coinvolte dieci persone (ex detenuti e persone fragili) impegnate tra ordinazioni, cucina, confezionamento e consegna in bici, con l’intenzione di sfornare un centinaio di polli al giorno.

"Credo molto in questo progetto – spiega Giovanni Marelli, 70 anni, ex detenuto, imprenditore del mondo della ristorazione, molto noto nella cosiddetta Milano da bere che ha trascorso diversi anni anche nella casa circondariale di Sanquirico -. Gli anni trascorsi nel carcere di Monza sono stati importanti e grazie a Paolo Piffer (che lavora nella casa circondariale ndr) ho riconquistato la mia autostima e ho ritrovato la mia strada".

Ricominciare non è stato facile. "In carcere veniamo marchiati a fuoco, siamo considerati reietti dalla società. Ad oggi non posso avere una licenzia, non per mancanza di requisiti professionali, ma per mancanza di requisiti morali". Da qui l’idea di costituire l’associazione “Ci sono anch’io“ e di cercare di dare una svolta alla sua vita e a quella degli altri ex detenuti.

"Il problema non è quando si sta in carcere, ma quando si esce. Una volta fuori c’è il rischio di reiterare il reato". Oppure, se sostenuto da progetti imprenditoriali e da persone che credono nelle tue potenzialità, iniziare una nuova vita. "Credo molto nel progetto del Pollo Volante: non è stato facile avviarlo, è un progetto pilota e se dovesse andar bene l’idea è di ampliarlo su tutta l Milano".

Anche se il cuore di Giovanni resta in Brianza. "Mi piacerebbe portarlo anche a Monza". Per realizzarlo Giovanni Marelli ha attinto a quanto appreso dietro le sbarre di Sanquirico: in quegli anni monzesi ha scoperto la sua inclinazione per l’arte, allestendo una mostra al Binario 7 e oggi diventando un artista quotato. "Per ogni donazione a sostegno del Pollo Volante invio al benefattore una cartella con alcune mie litografie".

Barbara Apicella