ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Polemica sulla camera funeraria in mezzo al Polo Tecnologico

Si teme il viavai di carri funebri davanti alle aziende. Il Comune dà il via libera: tutto regolare

di Alessandro Crisafulli

Una camera funeraria tra le aziende del Polo Tecnologico della Brianza. Sorpresa non proprio gradita, per alcune delle imprese che popolano l’area industriale e che starebbero pensando di creare un piccolo comitato per opporsi.

Il motivo? Il rischio di viavai di carri funebri davanti alle proprie realtà, non proprio "un bel vedere", che secondo alcuni potrebbe anche deprezzare il valore degli immobili. Il progetto è di una nota agenzia di pompe funebri con sede in città.

E, secondo il Comune, non c’è alcun modo per opporsi. "La decisione di realizzare una camera funeraria nella zona del polo tecnologico attiene alla libera iniziativa dei privati in base alla normativa regionale – spiega l’assessora alle Attività produttive Jenny Arienti rispondendo alle prime voci e lamentele che circolano in città -. Lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune ha verificato la conformità della richiesta del privato con le norme vigenti e, verificata la coerenza, ha quindi fatto l’unica cosa che potesse fare, ovvero dare il via libera all’operazione. Il Comune potrà solo vigilare sull’attività che vi sarà svolta, avvalendosi dell’Agenzia di Tutela della Salute per gli aspetti igienico-sanitari".

Le proteste sono destinate quindi a svanire presto, lasciando campo libero ai lavori: "Se un’attività è consentita dalla legge ed è conforme dal punto di vista urbanistico, l’Amministrazione comunale non ha alcun motivo per impedirla o limitarla – conclude l’assessora –. Meglio un’attività legittima in più che un fabbricato vuoto".

Presso la casa funeraria sono normalmente collocate, a richiesta dei familiari, le salme per la composizione, la vestizione e l’osservazione. Sono anche svolte attività di custodia e di esposizione del defunto, oltre alle attività di commemorazione e commiato.

La polemica arriva dopo ulteriori polemiche che negli ultimi mesi hanno riguardato i cimiteri (per il degrado riscontrato dai cittadini al loro interno) e il nuovo progetto di un forno crematorio.

L’amministrazione infatti ha recentemente confermato la propria volontà di costruire un impianto di cremazione a Desio e per questo ha sottoposto la propria candidatura alla Regione. "Abbiamo ravvisato l’opportunità di aderire alla ricerca promossa dalla Regione – ha spiegato la giunta – di luoghi idonei, dal punto di vista logistico, per l’ubicazione di possibili impianti di cremazione. Noi abbiamo pensato all’area del cimitero nuovo, in piazza Divina Misericordia".

Decisione che in questo caso ha fatto mobilitare il Movimento 5 Stelle: "Ma abbiamo veramente bisogno a Desio di una ulteriore fonte di inquinamento? E soprattutto, i nostri amministratori si sono domandati cosa ne pensano i cittadini? Non sarebbe ora di cominciare a consultare chi vive a Desio prima di intraprendere azioni così impattanti sulla vita e sulla salute di tutti?", si è chiesta la leader del movimento in città Sara Montrasio.