ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Pizza e cocaina a Giussano, ristoratore arrestato

Nel suo locale un egiziano aveva clienti anche per la droga. Trovate 34 dosi in un barattolo di sale

Il blitz nel locale di via Garibaldi a Giussano

Una pizza e una coca. E il pizzaiolo, insieme a Margherita e Capricciosa, consegnava anche la dose di cocaina. Nascosta nel barattolo del sale. Attività di spaccio che i carabinieri della compagnia di Seregno hanno bloccato arrestando il pizzaiolo, un 38enne egiziano, con precedenti specifici. Intorno alle 17 in via Garibaldi di Giussano, i militari della locale Stazione carabinieri, durante un regolare servizio di pattugliamento, notano un uomo uscire in maniera alquanto sospetta dalla pizzeria. Decidono di controllarlo. L’uomo, un 52enne originario di Cittanova, non oppone resistenza: viene trovato con una dose di cocaina appena acquistata nel locale. I militari quindi non indugiano e fanno irruzione nel locale, perquisendo il titolare e trovando subito una dose di cocaina a disposizione.

Quindi vanno a fondo e, dopo una prima fase con esito negativo, hanno l’intuizione giusta: dentro il barattolo del sale, trovano altre 34 dosi di polvere bianca, pronte per essere consegnate. Durante la perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati anche un bilancino di precisione, due telefoni cellulari utilizzati verosimilmente per l’attività di spaccio, circa 700 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita. Al termine della perquisizione dei locali, l’egiziano ha inoltre opposto resistenza agli uomini dell’Arma, cercando di divincolarsi per non farsi ammanettare. L’uomo, arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato processato per direttissima al Tribunale di Monza e poi portato in carcere a Monza.

Il cliente 52enne è stato invece segnalato come assuntore. Il numero delle dosi rintracciate, tra l’altro in mezzo agli ingredienti utilizzati per preparare le pizze, lascia intendere che il locale avesse un ampio giro di clienti. Non solo appassionati delle Margherite, appunto, ma anche consumatori abituali della sostanza stupefacente. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla vicenda, per delineare al meglio il giro d’affari illecito messo in piedi dal malvivente.