"Nessuno sostituirà i gusti degli italiani ma sarà una nuova fonte di reddito"

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LOMAZZO (Como)

Nonostante la contrarietà di Coldiretti sembra in aumento la percentuale di italiani che sono favorevoli o comunque non contrari a priori all’impiego di insetti in ambito alimentare. "La filiera di un prodotto come la polvere di grilli comprende a monte gli allevatori e il settore agricolo e mangimistico, a valle il settore della trasformazione e distribuzione dei prodotti agro alimentari – spiega Carlotta Totaro Fila - Un prodotto italiano, quindi, aggiungerebbe opportunità di valore per tutti gli attori della filiera. In primis per gli allevatori e agricoltori italiani, che potrebbero avere a disposizione una nuova fonte di reddito da integrare con le produzioni tradizionali". Gli insetti insomma non verranno allevati in sostituzione di bovini, polli o suini. "Nessuno potrebbe mai pensare di sostituire la bontà dei nostri formaggi, carni o insaccati. Anzi, forse, in parallelo, gli insetti potrebbero rappresentare per alcuni di questi allevamenti interessanti opportunità di economie circolari. Non meno rilevanti sarebbero le opportunità per creare innovazione all’interno dell’industria alimentare italiana, che avrebbe a disposizione un nuovo ingrediente per prodotti oggi non esistenti". Ad esempio nel settore degli integratori alimentari o dell’alimentazione sportiva. "Accanto alla pasta tradizionale, potremo vedere negli scaffali una simil pasta, magari più proteica, contenente una piccola percentuale di polvere di grillo". Alla Alia Insect Farm lavorano per ottenere la polvere non per essiccazione ma atomizzando l’insetto, portandolo a temperatura altissime per pochi secondi, in modo da preservare le qualità nutrizionali, mantenendo un gusto neutro.