DARIO CRIPPA
Cronaca

Nelle mani dei ’maranza’. In 40 contro 6 skater: "Accerchiati e aggrediti"

Il racconto di un ragazzo: "Volevano una sigaretta, poi sputi e spintoni. Salvati dal passaggio di un’auto della polizia, ma ho paura a tornare a casa la sera. I nordafricani da due anni bivaccano sulle scale del Municipio e fanno i bulli".

Il racconto di un ragazzo: "Volevano una sigaretta, poi sputi e spintoni. Salvati dal passaggio di un’auto della polizia, ma ho paura a tornare a casa la sera. I nordafricani da due anni bivaccano sulle scale del Municipio e fanno i bulli".

Il racconto di un ragazzo: "Volevano una sigaretta, poi sputi e spintoni. Salvati dal passaggio di un’auto della polizia, ma ho paura a tornare a casa la sera. I nordafricani da due anni bivaccano sulle scale del Municipio e fanno i bulli".

Violenza nel cuore del centro storico. I cosiddetti “maranza” che spadroneggiano in piazza Trento e Trieste. Il racconto viene riportato da un ragazzo che per farlo si è affidato anche alle pagine di Facebook (il gruppo “Sei di Monza se...”). E che abbiamo intervistato, dietro promessa dell’anonimato. Il ragazzo, un monzese, si trova spesso con gli amici a fare skateboard, in centro a Monza o a Milano. Qualche giorno fa l’episodio incriminato, l’ultimo in realtà. "Alcuni miei amici stavano skateando in piazza Trento e Trieste, quando un gruppo di 30-40 “maranza” si sono avvicinati a loro chiedendo una sigaretta". Egiziani, marocchini, tunisini di seconda generazione ma anche qualche italiano. "Fanno i bulli e si siedono sulle gradinate del Municipio" e a volte se la prendono con i passanti, apostrofandoli con insulti o richieste insistenti di sigarette on di spiccioli tanto da indurli per lo più a girare al largo. Come l’altro pomeriggio. "Dato che i miei amici non fumano hanno detto di no, ma quando hanno visto che uno invece si accendeva la sigaretta hanno incominciato ad insultari". E, dopo averli accerchiati ("loro erano solo in 6") hanno iniziato a "spintonare e sputare addosso ai miei amici". Il passaggio di una Volante ha impedito che la situazione potesse degenerare. I “maranza“ si sono allontanati in fretta per non avere guai

Non sempre va a finire così. "L’anno scorso sempre in piazza avevano rapinato un telefonino e 2 biciclette e preso a sassate chi si opponeva" racconta ancora. "Oramai la situazione è invivibile, ogni venerdi’ sera ho paura di tornare a casa in bicicletta dopo che mi hanno provato a derubare due volte con un coltello. In una occasione sono riuscito a difendermi scappando. Ma la seconda mi hanno strappato l’auricolare. Sono senza parole. La situazione è così da un paio d’anni, da quando siamo usciti dal lockdown e dal Covid". Il giovane aveva denunciato la rapina che aveva subìto e adessoha deciso di parlare. Senso civico, ma con un filo di timore. Perché in centro a Monza e in centro a Milano sa che ci tornerà e incontrare qualcuno di pericoloso gli è già capitato: "Non è giusto minimizzare, sarebbe sbagliato...".