Morto Luigi Cimnaghi, addio alla leggenda della ginnastica: gli esordi in Brianza e la carriera

Meda, avrebbe compiuto 84 anni il 10 agosto. Atleta azzurro, con due partecipazioni olimpiche a Tokyo nel 1964 e a Città del Messico 1968, grande dirigente e segretario generale Fgi dal 1985 al 1997

Luigi Cimnaghi

Luigi Cimnaghi

Il mondo della ginnastica piange la scomparsa di Luigi Cimnaghi, deceduto oggi all’età di 83 anni. Per lui una carriera interamente dedicata allo sport. I primi passi da atleta li aveva mossi nella Forza e Virtù (oggi Ginnastica Meda) negli anni Cinquanta, passando poi alla Sampietrina di Seveso e alla Pro Patria Milano. Diventato atleta di ottimo livello, è entrato in pianta stabile in Nazionale nel 1962 e ha avuto la possibilità di disputare anche due Olimpiadi (a Tokyo nel 1964 e a Città del Messico nel 1968).

I riconoscimenti

Campione nazionale alla parallele per tre anni consecutivi (dal 1964 al 1966) e al cavallo con maniglie (nel 1965 e nel 1966), a livello internazionale ha ottenuto i risultati più prestigiosi ai Giochi del Mediterraneo: oro a squadre nel 1963 e nel 1967, argento individuale al cavallo e alle parallele nel 1967, anno in cui ha aggiunto nella stessa competizione anche il bronzo alla sbarra e al concorso generale individuale. Il meglio, probabilmente, lo ha dato dopo avere appeso il body al chiodo. Nel 1977 è diventato direttore tecnico della Nazionale maschile, incarico rivestito per quattro anni.

La carriera da dirigente

Poi il passaggio dietro la scrivania, che l’ha portato a ottenere importanti riconoscimenti internazionali per la sua conoscenza dello sport e le sue capacità manageriali. Primo incarico alla divisione Ricerca e sperimentazione di Federginnastica nel 1981. Poi diventa segretario generale dal 1985 al 1997, concludendo il suo incarico dopo lo storico oro di Jury Chechi alle Olimpiadi di Atlanta (1996), anno in cui Cimnaghi era stato ancora una volta capo missione. Per lui, a livello manageriale, anche incarichi internazionali: dal 1984 al 1989 è stato al vertice del comitato tecnico maschile dell’Unione Europea di ginnastica, poi dal 1989 al 1994 membro del comitato esecutivo. Per le sue capacità era stato chiamato con ruoli di responsabilità anche in un ambito diverso, quale quello delle Olimpiadi invernali di Torino nel 2006.