
Il Monza Rally Show accoglie Nibali e Cairoli, tra emozioni e sfide su pista. Un weekend di sport e passione.
I tifosi scaldano il clima del Monza Rally Show. Persone di ogni età estasiate di fronte alle auto, pronte ad assistere e immortalare i passaggi dei piloti lungo la pista dell’autodromo. Una giornata di festa, in attesa del grande pubblico di oggi, che è già pronto ad ammirare le evoluzioni delle vetture dalle tribune.
L’atmosfera del sabato era ben riassunta dalla presenza del gruppo del “Fegato da rally“, club di appassionati che partono dalla Bergamasca per seguire tutte le gare, a modo loro: ovvero allestendo sempre un gazebo in cui sono pronti a distribuire a chiunque salamelle cotte alla piastra, del buon vino, grappa o caffè, unendo anche un’ottima dose di simpatia. Per loro il Monza Rally Show, a due passi da casa, è imperdibile. Quindi presenza fissa per tutto il weekend.
Divertimento anche in pista, almeno per chi arriva da altre esperienze e sta vivendo tutto questo Monza Rally Show come un gioco incredibile. "Per me è davvero bello essere qui – commenta Vincenzo Nibali, che dai pedali delle biciclette, dove si è distinto per una carriera da campione, è passato a quelli dell’auto –. Vivo questa esperienza come un bel divertimento. Il Monza Rally Show per me rappresenta un’occasione particolare. Un rally atipico, vista la sua collocazione, ma l’atmosfera che si respira qui a Monza è davvero particolare. Siamo nel tempio dei motori. Sono entrato con tanto rispetto, curiosità, voglia di godermela. La mia Toyota mi sta regalando grandi soddisfazioni. Venire qui è stata la scelta giusta. Una manifestazione decisamente all’altezza delle mie aspettative".
Nibali ammette che la prima esperienza al volante è stata tutt’altro che semplice: "La sensazione, non arrivando dal mondo dei motori, nei giorni scorsi è stata quella di essere inadeguato, di avere forse osato anche troppo. Poi la tensione è passata rapidamente, al primo colpo sull’acceleratore, e tutto è diventato bello da vivere. A quel punto non c’era più spazio per i dubbi, bisognava concentrarsi su ogni singolo metro del percorso. Meglio gareggiare in bicicletta o al volante? Posso garantirvi che si fa fatica in entrambi i casi, soprattutto a livello mentale. Credo che il sistema migliore sia quello di affrontare tutto in modo rilassato. Poi entrambe le discipline richiedono coraggio, scelte giuste, concentrazione, ma anche umiltà".
Fortemente concentrato sull’obiettivo Tony Cairoli, il campionissimo del motocross, capace di mettere in bacheca nove titoli mondiali e di diventare uno dei più vincenti di ogni epoca. Anche amato dal pubblico: richiestissimo per gli autografi e per i selfie. Lui, tra una prova e l’altra, non si è negato a nessuno. Cairoli al motore e alle evoluzioni dà del tu, anche se è più abituato al precario equilibrio delle due ruote. "Venire a Monza è sempre un piacere – racconta – perché questo autodromo ha un’atmosfera magica e regala emozioni. Non soltanto al pubblico, ma anche ai partecipanti. Se c’è l’occasione, qui vengo volentieri. L’unico mio cruccio è quello di non potermi dedicare al rally come vorrei durante l’anno, perché gli impegni sono tanti e il tempo da dedicare è davvero poco. Mi sto però impegnando davvero per ottenere il risultato migliore".
A differenza di chi qui fa passerella, lui è un competitivo nato per vincere. "Questo è vero, ma bisogna anche essere realisti. Onestamente non faccio rally da quattro anni, al Monza Rally Show sfido campioni di alto livello che disputano gare ogni settimana e che trascorrono la vita al volante. Questo di sicuro fa la differenza a loro favore. Non parto rassegnato: questo mi stimola a dare il 110 per cento per mettermi alla prova per vedere quanto posso essere competitivo con loro. Comunque vada sarà stato un bel divertimento in un weekend di sport a contatto con i tifosi".