Mobilità, a causa di Omicron Brianza lontana dalla normalità

L’analisi di Assolombarda, cresce l’occupazione ma gli spostamenti per lavoro e tempo libero tagliati del 25%

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di Cristina Bertolini

Cresce l’occupazione in Brianza che nel 2021 aveva visto aumentare l’export del 9% rispetto al 2019, ma la variante Omicron fa calare la mobilità per lavoro e gli spostamenti per svago e shopping. Sono queste le principali evidenze che emergono dai dati del Booklet economia a cura del Centro Studi di Assolombarda.

Tra Monza e Brianza, nel 2021 i livelli della mobilità delle persone sono stati ancora lontani dalla normalità. In particolare, tra gennaio e dicembre la mobilità per motivi di lavoro, così come quella per tempo libero e shopping, è stata mediamente del 25% in meno rispetto al pre pandemia (era a -35% nel 2020). A inizio 2022, con l’impennata dei contagi, si registra una nuova accentuata contrazione: nella settimana tra il 10 e il 14 gennaio: i luoghi di lavoro ridiscendono a -21% di presenze rispetto a prima del Covid (erano risaliti fino a -10-15% tra settembre e dicembre 2021) e il tempo liberoshopping a -22% (era a -5-10%).

"Nel complesso – riassume Valeria Negri, direttore del centro studi di Assolombarda – la mobilità delle persone a Monza e Brianza segue sostanzialmente la dinamica regionale, sia nei crolli ingenti e repentini del 2020 con lockdown e cambi continui di ‘colore’, sia in accelerazione dalla primavera durante la ripartenza del 2021".

In Lombardia, tra gennaio e dicembre scorsi gli spostamenti per motivi di lavoro e quelli per tempo libero e shopping si sono portati mediamente a -25% rispetto ai livelli antecedenti la pandemia, nel 2020 erano a -35-40%. In parallelo, la permanenza nelle zone residenziali si è ridotta (da +13% nel 2020 a +7% nel 2021 rispetto al pre Covid).

La Brianza si trova a metà strada tra il -30% di spostamenti del capoluogo meneghino e le province più decentrate come Lodi che ha chiuso l’anno 2021 con solo il 10% di persone che rimanevano a casa e il 10% di Pavia, zone più decentrate". Il tasso lombardo di disoccupazione scende al 5,5% nel terzo trimestre rispetto al 6,1% del 2020, in linea con quanto si rileva nelle regioni europee benchmark. Ma sulle imprese stanno pesando i fortissimi rialzi dei costi dell’energia, le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dei contagi da Covid-19.

Fra le aziende brianzole a dicembre 2021 il clima di fiducia nel futuro si è mantenuto su livelli storicamente elevati, pur cedendo leggermente nel manifatturiero e più marcatamente nei servizi. Un trend che prosegue anche per l’inizio di quest’anno. Peggiorano lievemente le aspettative sulla produzione per la difficoltà nella riscostruzione delle scorte, ma gli ordini si confermano consistenti. In questo momento le imprese risentono degli altissimi costi dell’energia (il 65% del consumo elettrico totale annuo in Lombardia deriva dalle imprese di industria e servizi innovativi), l’aumento dei contagi e le criticità nelle catene di approvvigionamento.