Matteo Barattieri, Monza piange il paladino dell'ambiente: morto investito da auto pirata

Si trovava negli Stati Uniti per seguire i concerti dei Blondie. Note le sue battaglie civiche, il Comitato per il Parco: "Come faremo senza di lui?"

Matteo Barattieri

Matteo Barattieri

Monza -  Era a Nashville , negli Stati Unitim, dove stava seguendo i suoi musicisti del cuore in tournée: la band dei Blondie. È morto investito da una macchina (sembra pirata) Matteo Barattieri, classe 1965, monzese, ambientalista, membro storico del Comitato per il Parco, naturalista. La notizia è stata diffusa sul gruppo Facebook “Parco di Monza per sempre”, gruppo social molto seguito e fondato dallo stesso Barattieri.

"Orribile notizia da Nashville - si legge - il nostro caro Matteo pare sia stato investito sulla strada che lo portava al concerto dei Blondie ed è deceduto. La tremenda notizia mi è stata confermata dalla sorella Alessandra di Matteo la quale è in contatto con le istituzioni locali per le indagini e per saperne di più. Per me, come immagino per tutti i membri di questo Gruppo, si tratta della perdita di un vero amico cui ero molto affezionato e che conoscevo da 30 anni".

Una laurea e il dottorato in Geologia, era impegnato nella divulgazione, didattica ed educazione nei settori naturalistico e ambientale. Era autore di diverse pubblicazioni scientifiche in campo ornitologico, articoli e libri. Sempre molto seguite le sue visite guidate nel Parco, soprattutto dai più giovani.

La sua ultima battaglia lo aveva visto fronteggiare ancora una volta un colosso come l’Autodromo, di cui aveva denunciato le costruzioni al Roccolo per realizzare una Fan Zone con campi da padel, piste da go-kart e torre panoramica. Ne era seguito, anche per le sue parole, il sequestro dell’area da parte della Procura di Monza. Aveva scritto per il nostro giornale di recente un articolo sulla siccità nel Lambro, dove faceva visite guidate sul letto in secca del fiume.

Era un personaggio amato e allo stesso tempo contestato, indipendente, per le sue battaglie e la sua intransigenza, “nemico“ storico delle automobili e televisori, tanto che era uso spostarsi, anche per tratte di cinquanta chilometri al giorno, sempre e soltanto in bicicletta. Faceva spesso lezioni nelle scuole con i ragazzi che tanto amava e per cui si spendeva come educatore. Negli ultimi mesi, si era battuto – per l’ennesima volta – contro installazioni e iniziative organizzate all’interno del Parco di Monza, tanto che con il Comitato per il Parco aveva scritto una lettera diretta allo stesso Bruce Springsteen, il cui avvento nel Parco di Monza è previsto per la prossima estate.

Bicky Montrasio, presidente del Comitato per il Parco, è sconvolta. "Ha trasmesso conoscenza a tutti, a 360 gradi, in tantissimi siamo debitori del suo senso civico. Lo avevo conosciuto nel 1994, quando decidemmo di fondare il Comitato dopo l’ennesimo abbattimento di alberi da parte dell’Autodromo. Aveva una sorella e due fratelli, ma della sua vita privata ha sempre parlato pochissimo: era un lupo solitario. Ci eravamo sentiti peroprio l’altra sera, aveva terminato il tour al seguito di Debbie Harris e dei Blondie, la sua artista perferita, che seguiva spesso anche all’estero e si preparava a tornare a Monza, dove avevamo tantissimi progetti pronti a cui lavorare. Non so come faremo senza di lui". Negli Stati Uniti, nel diario del suo personalissimi tour, raccontava spesso delle due lunghissime camminate a piedi dopo i concerti. "Mi aveva confidato: “in America sono così abituati a spostarsi in macchina da non concepire nemmeno che ci possano essere dei pedoni a bordo strada". L’investimento sarebbe avvenuto in città alle 14.30 dell’altro giorno. L’auto non si è neppuire farmata Matteo Barattieri è morto sul colpo.