
Materna ai privati, è duello "Colpa del disagio giovanile" Ma l’opposizione insorge
di Barbara Calderola
Il sindaco scrive una lettera alla città, "l’immobile non sarà venduto", l’opposizione lo sfida al confronto pubblico: "Faccia chiarezza, sta cancellando un servizio". Ma il destino della scuola materna 25 Aprile a Concorezzo sembra segnato "dall’esplosione di costi per il disagio giovanile".
In aula il primo cittadino Mauro Capitanio spiega che "non ci sarà un’assemblea sul tema perché ho già incontrato le famiglie spiegando le ragioni della privatizzazione" e se "la minoranza vuole chiarimenti, è questa la sede giusta", ma la risposta fa saltare sulle barricate Francesco Facciuto, capogruppo della Rondine: "Il sindaco si sottrae a uno scambio leale e franco. Peccato, avrebbe potuto spiegare la base di questa decisione, ma forse è proprio questa che manca".
La forza di minoranza ha chiesto agli uffici "di quantificare il risparmio dell’apertura al mercato e la risposta è stata che è impossibile calcolarlo oggi, in assenza di proposte. Quindi - ancora Facciuto - il quadro dell’operazione è tutt’altro che definito. Annunciare la svolta in queste condizioni è un modo irresponsabile di gestire denaro pubblico e prestazioni". In mezzo ci sono state una manifestazione delle famiglie contrarie al passo indietro del Comune nell’asilo e una missiva a Capitanio che ne spiega le ragioni.
Ma il primo cittadino ribadisce che "la materna non verrà cancellata, sarà solo gestita in modo diverso. La decisione nasce dalla necessità di potenziare gli aiuti a ragazzi in difficoltà, tre anni fa l’assistenza educativa scolastica coinvolgeva una decina di studenti, adesso, un centinaio. È cresciuta anche la domanda di sostegno alla disabilità in classe e fuori, oltre ai minori in carico direttamente all’amministrazione. Un quadro che si salda con il calo drastico delle nascite in città. Da qui la scelta di cercare un esterno che faccia funzionale al meglio la materna: le risorse non sono infinite. Il bando uscirà a inizio autunno".
Per i genitori però "è un tradimento", nella lettera che lo spiega sottolineano che "tre anni fa davanti alla decisione di non sostituire una maestra che andava in pensione e all’accorpamento di tre classi ci siamo fidati delle rassicurazioni di Capitanio. Ci aveva garantito che avrebbe investito nella scuola e oggi annuncia il passaggio di mano: siamo stati presi in giro".