GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

L’ultima scommessa Il vino made in England

L’idea di Francesco Almagno, uno dei maggiori importatori brianzoli di bollicine

L’ultima scommessa Il vino made in England

di Gualfrido Galimberti

Una passione diventata sogno e poi trasformata in attività: Francesco Almagno, con la sua “Gusto e Degusto“, è uno dei maggiori importatori brianzoli di bollicine.

Non solo champagne, visto che ora ha iniziato a guardare lontano e a dirigersi anche verso l’Inghilterra: difficile dire se è il primo a fare arrivare il vino da quelle terre, ma di certo è una rarità. "Importiamo vino dall’Inghilterra da novembre – racconta Almagno – apriamo il mercato anche al loro ‘sparkling wine’. Un’eresia? No, tutt’altro: il vino delle due aziende che abbiamo scelto è davvero di qualità. I vitigni sono quelli del metodo classico (Pinot nero, Pinot Meunier, Chardonnay), ma la qualità non manca".

"Prima di compiere questo passo, naturalmente, abbiamo voluto far provare questi prodotti anche ad esperti e a ristoratori – racconta Almagno – Il giudizio è sempre stato molto positivo. Mi rendo conto, ovviamente, che c’è diffidenza. L’Inghilterra non è mai stata terra di vino, ma credo che con i cambiamenti climatici dobbiamo abituarci anche a questa idea. Del resto se in quelle stesse zone hanno acquistato ettari anche aziende del calibro di Pommery, forse il dado è davvero tratto: non si torna indietro. Posso dire che questo vino, degustato alla cieca, dagli esperti è stato scambiato per uno champagne. Vedremo come risponde il mercato".

Almagno non è uno che si arrende facilmente. Grande imprenditore in altro settore, nel 2011 ha deciso di trasformare in mestiere la sua passione.

"Ho sempre avuto interesse per il vino – continua – tanto da maturare sempre più il desiderio di conoscere la materia in modo approfondito. Dal semplice interesse ho iniziato a fare un passo avanti con la frequentazione dei corsi. Poi ho indirizzato la mia passione verso il metodo classico. Una mattina alzandomi ho pensato di affiancare anche l’attività di importatore a quella che già svolgevo da sempre. Le spalle erano coperte, e così ho deciso di buttarmi in questa avventura".

Almagno ha fatto numerosi viaggi nella zona dello champagne, poi la scelta di puntare su maison non presenti nel nostro Paese. "Lavoriamo molto con l’e-commerce, il passaparola anche tra i ristoratori, i conoscenti. È un’attività che dà soddisfazione".

In questi anni, al di là delle nuove frontiere del vino, è cambiato anche il consumatore: "È più attento – conferma – più curioso, più preparato. Il vino è un piacere, ma per molti brianzoli è sempre più cultura".