
I carabinieri della Stazione di Brugherio hanno trovato nell’abitazione la droga e il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi
Spediva fotografie minatorie a quella che considerava la sua “fiamma“ ma si è ritrovato i carabinieri in casa ed è stata scoperta la sua attività parallela: spacciava cocaina. O almeno ne deteneva in grande quantità, visto che i militari della Stazione di Brugherio, quando sono arrivati nella sua abitazione per dare esecuzione a un’ordinanza di divieto di avvicinamento emessa dal Tribunale di Monza in relazione a un procedimento per atti persecutori, hanno trovato 470 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento delle dosi, due telefoni cellulari privi di scheda SIM e una carta di debito intestata a terzi.
I carabinieri della Stazione di Brugherio (Compagnia di Monza) a quel punto hanno tratto in arresto un uomo di quarantanove anni di origine tunisina, domiciliato ad Agrate Brianza, per detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. A tradire l’uomo, appunto, le fotografie dal contenuto minatorio inviate più volte alla vittima.
Da quanto ricostruito, sembra che il nordafricano si fosse invaghito della sua vittima, anche se ancora non è chiaro se avesse allacciato una relazione amorosa con lei o se si trattasse unicamente di una fissazione della sua mente. Di certo, dopo che l’aveva presa di mira, aveva cominciato a perseguitarla, ma i pedinamenti e le telefonate non e gli erano bastati, tanto che il suo comportamento era a un certo punto degenerato sfociando addirittura nella decisione di minacciare la malcapitata. Tanto che al suo indirizzo erano arrivate più volte fotografie che ritraevano una pistola. A quel punto la Procura ha disposto la misura del divieto di avvicinamento.
I carabinieri sono andati però prima a controllare se in casa l’uomo avesse anche la pistola ritratta nelle foto. La perquisizione domiciliare ha fatto il resto: niente pistola, ma droga e perfetto kit dello spacciatore. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine (lavoro ufficiale operaio, ma aveva precedenti specifici in reati in materia di stupefacenti), è stato dichiarato in arresto e su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Monza, è stato portato alla casa circondariale di via Sanquirico.