DARIO
Cronaca

Lo stadio, Silvio e la “solita“ triste bagarre

Crippa Il 26 novembre del 2020, all’indomani della scomparsa di Diego Armando Maradona, il sindaco Luigi De Magistris annunciò di...

Crippa Il 26 novembre del 2020, all’indomani della scomparsa di Diego Armando Maradona, il sindaco Luigi De Magistris annunciò di...

Crippa Il 26 novembre del 2020, all’indomani della scomparsa di Diego Armando Maradona, il sindaco Luigi De Magistris annunciò di...

CrippaIl 26 novembre del 2020, all’indomani della scomparsa di Diego Armando Maradona, il sindaco Luigi De Magistris annunciò di aver intrapreso l’iter per intitolare l’impianto all’ex giocatore simbolo del Napoli. Nessuna discussione, nessun dubbio, nonostante guai giudiziari e morali non fossero estranei al campione argentino. Una manciata di giorni dopo, lo stadio di Napoli era intitolato. A Martina Sassoli, a Monza, non è riuscita la stessa cosa. Anche lei ha inviato un’analoga richiesta – per dare il nome di Silvio Berlusconi allo stadio di Monza – all’indomani della sua morte, il 12 giugno 2023. Il problema però è che il nome Berlusconi in Brianza e non solo non era universalmente amato. Entrambi avevano fatto grandi cose per lo sport, ma lo scudetto a Napoli non vale evidentemente come la Serie A per Monza. Da queste parti, in fondo, delle sorti della squadra di calcio non è mai fregato un granché. È fallita due volte nel disinteresse generale, tranne un numero sparuto di tifosi.

Il caso è esploso quando la mozione Sassoli, firmata da tutto il centrodestra, è arrivata in aula un anno e mezzo dopo. E il “povero” Berlusconi è stato oggetto di un tiro al piattello da parte di parecchi consiglieri che hanno ritirato fuori tutte le magagne di un personaggio ingombrante come “il Silvio”.Dai guai giudiziari alle presunte oscure collusioni tirando in ballo anche le battute fatte da quell’impenitente per spronare la squadra, "se vincete vi porto un pullman di...". Ecco, ci siamo capiti. E dunque? Il centrodestra ha ritirato sdegnato una mozione che sarebbe stata bocciata, il centrosinistra ha vestito i panni dei cavalieri senza macchia, magari esagerando un po’.

Il senatore Galliani ha ventilato l’ipotesi di querele, da parte però di Fininvest, che ultimamente sembra più che altro impegnata a sbarazzarsi del costoso giocattolo.Insomma, tutto abbastanza triste e prevedibile. Lo stadio rimarrà serenamente col suo vecchio nome Brianteo. Lo stesso che porta da 36 anni senza problemi.