Lo sguardo dei ragazzi in 24 scatti

La mostra al Mamma Rita. Protagonisti i Neet, che non studiano e non lavorano

Lo sguardo dei ragazzi in 24 scatti

Lo sguardo dei ragazzi in 24 scatti

"Ogni luogo è un incontro". È il titolo del progetto del Cem Coordinamento che raggruppa 12 comunità educanti del territorio di Monza e Brianza, coordinate da Cooperativa Nature onlus. Questa a sua volta, in collaborazione con la Cooperativa Il Minotauro di Milano ha dato vita al laboratorio di fotografia condotto dal fotografo Filippo Lambertenghi. Una decina di ragazzi, classificati Neet (non attivi in istruzione, lavoro o formazione) si sono cimentati in una serie di foto che ritraggono i luoghi delle comunità educanti tradizionali, ma ormai dimenticati dai cittadini, dando vita a una mostra in 24 scatti, allestita fino a febbraio al Centro Mamma Rita. Le foto ritraggono gli ambienti che ospitano i giovani: Centro mamma Rita, la Comunità Padri di Francia, la casa degli Artigianelli Pavoniani, Villa Do a Seveso, il Centro Il Carro (Carrobiolo) a Monza e La Piroga di Giussano. Niente foto convenzionali di persone in posa, ma lo sguardo dei ragazzi che insistono sui dettagli che rispecchiano il loro vissuto, come osserva Gemma Beretta, responsabile della cooperativa Nature: si soffermano su lucchetti, squarci di cielo, crepe nel muro, buchi nella rete, esplorati scoprendo il potere espressivo dell’immagine fotografica. "Il progetto è finanziato dal Fondo contrasto alle nuove povertà di Fondazione Comunità Monza e Brianza – dice Simona Ravizza, dirigente della comunità Il Carro – Ragazzi fragili scoprono le loro potenzialità, diventano risorsa per la comunità e aiutano la comunità a riscoprire luoghi dimenticati ad oggi rinnovati e con grandi potenzialità". Cristina Bertolini