Lezioni di acqua, Ksb va nelle scuole. Il futuro dell’oro blu spiegato ai ragazzi

Il colosso della valvole in 5 istituti per la salvaguardia dell’ambiente

Lezioni di acqua, Ksb va nelle scuole. Il futuro dell’oro blu spiegato ai ragazzi

Lezioni di acqua, Ksb va nelle scuole. Il futuro dell’oro blu spiegato ai ragazzi

Ksb a scuola, lezione sull’oro blu in cinque istituti, tre in Brianza, Manzoni a Vimercate, Porta a Monza e Marconi a Concorezzo, per il colosso delle valvole. "Parte del nostro impegno per l’ambiente", spiegano dal quartier generale del marchio che ha organizzato l’iniziativa per celebrare la Giornata mondiale dell’Acqua e sensibilizzare i ragazzi sul tema. "Questa collaborazione è un valore aggiunto per noi sulla quale puntiamo - spiega il consigliere delegato Riccardo Vincenti -. Educare gli studenti al corretto utilizzo di una risorsa così importante è un passo fondamentale soprattutto perché in alcune parti del mondo scarseggia". Così in classe e negli auditorium si è parlato di buone abitudini di risparmio. Un pezzo importante dell’impegno “verde“ del gruppo di Concorezzo che va dalla pubblicazione annuale del bilancio di sostenibilità al frutteto aziendale di duemila metri nato nel lontano 2011. Obiettivo, "ridurre l’impatto ecologico e creare un ambiente di lavoro più gradevole". Nel 2010 è stato installato un impianto fotovoltaico sul magazzino che contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2 e da due anni Ksb ha ottenuto la certificazione Zero Emission®, confermando la completa compensazione del gas serra legato ai consumi energetici. Nello stesso anno aveva aderito al Global Compact delle Nazioni Unite impegnandosi ad allineare tutte le attività ai dieci principi che mirano a rendere la globalizzazione più responsabile sia dal punto di vista contrattuale, che ecologico.

L’impresa ha sottoscritto pure i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030, annunciando però di centrarli entro il 2025. Una sfida alla portata del marchio che ha fornito la tecnologia per il recupero della Costa Concordia dall’isola del Giglio e che ha montato le proprie valvole nei condizionatori e nei caloriferi della Scala, della Villa Reale e del Bosco Verticale a Milano. Una sfida per la costola italiana fondata nel 1925 del brand tedesco nato dal brevetto di una caldaia nel 1871. Buone pratiche delle quali da due anni a questa parte parla anche agli alunni - compresi Salesiani a Sesto e un istituto nel Bolognese - accorciando la distanza fra banchi e fabbrica.

Barbara Calderola