"L’emozione più bella: ce la siamo giocata"

Oltre duemila tifosi con i gruppi organizzati e altri in auto e metrò. La favola dei nonni Lucia e Guglielmo: la famiglia riunita per andare a San Siro

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di Dario Crippa

Sono arrivati a passo di carica. Hanno attraversato il centro accendendo fumogeni e intonando cori al rullo dei tamburi. Hanno preso quasi tutti la metropolitana ma alcuni non hanno rinunciato a organizzare il solito pullman anche se la distanza era stavolta di una manciata di chilometri. Si sono scattati fotografie ai piedi di San Siro e sono entrati nel tunnel cantando "Forza Monza ale, Monza alé, Monza aléee!". Tutto bello, troppo bello, ma poi la dura realtà della Scala del calcio è pesata come un macigno: 4-1.

"Non siamo più a Scanzorosciate o Ciserano, in serie D, dove eravamo fino a pochi anni fa. Quì c’era il Milan..." dice Alessio, una vita in curva. Maurizio Silva, del Gruppo Angelo Scotti (ex Libertà), si arrende ma non troppo: "Il Milan è una squadra di altra categoria, ma a tratti ce la siamo giocata. E gli abbiamo quasi messo paura sul 3-1. Però la soddisfazione di essere qui è enorme, a San Siro l’emozione è unica, nella Scala del calcio fra l’altro c’era tanto pubblico: l’atmosfera è stata perfetta". Giuseppe Ghezzi, del Club Amici del Monza, ha organizzato anche stavolta il pullman: "La tensione è passata - scherza - purtroppo ci si aspettava qualcosa di più. Ma abbiamo regalato di fatto due gol al Milan e non ce lo potevamo permettere".

Ma nulla è perduto. "Non abbiamo sfigurato, abbiamo provato a giocare fino alla fine. E tutta questa giornata rimarrà nei nostri occhi come un bello spettacolo. Insomma, nonostante l’amaro in bocca per il risultato, andremo avanti lo stesso".

Riccaro Mauri, del Monza Club Lesmo, riconosce: "È stata una bella avventura e il risultato finale come punteggio è stato eccessivo a mio modo di vedere. Comunque essere qui era un sogno. L’anno prossimo ci torneremo e scommetto che riusciremo a fare meglio".

Silvano Silva è il presidente del Monza Club Alta Brianza, uno dei più numerosi: "Peccato, sul 3-1 abbiamo avuto l’illusione di poter provare a riaprire la partita ma abbiamo soltanto sfiorato il gol del 3-2".

Ma chi tifa per il Monza è abituato a soffrire: "E quindi siamo arrivati cantando e ce ne andiamo ancora cantando".

Il Monza Club San Fruttuoso era arrivato a San Siro in metropolitana, il suo presidente Fabio Riva è pacato ma gli brillano ancora gli occhi, "è stata una festa bellissima, ci abbiamo creduto... anche se due gol, è abbastanza evidente, di fatto glieli abbiamo regalati noi... però in fondo non abbiamo sfigurato e l’importante è stato vedere tanta gente e il loro entusiasmo a partecipare a un evento che rimarrà nella storia di questa squadra. Niente da dire insomma, il risultato forse non era così importante questa volta... (ride) anche se alla fine forse perdere 3-2 sarebbe stato più giusto".

"Bella partita, risultato bugiardo - commenta dal Brasile Gigi Tieri, una delle anime del Club San Fruttuoso - bravi bagaj ugualmente, non si poteva fare meglio e sempre... forza Monza!". Commuovono Lucia e Guglielmo: a San Siro non ci venivano da un pezzo, ormai nonni stavolta ci sono tornati per vedere la squadra della loro città. Con i figli ormai adulti, uno di loro, Andrea, arrivato apposta dal Portogallo dove vive ora. E riunire la famiglia, in nome del Monza, è forse l’emozione più bella.