Le betulle di alluminio contro tutte le guerre

Il lavoro di incisione e sbalzo vince il premio internazionale di arte contemporanea tra oltre duecento creazioni

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È l’opera “Betulle“ dell’artista monzese Chiara Colombo a vincere il Premio internazionale Comel, la nona edizione del riconoscimento per l’arte contemporanea istituito da Comel, azienda italiana di Latina leader nella lavorazione dell’alluminio. Chiara Colombo (nella foto), monzese classe 1963 (@chiara.colombo.artist), è stata scelta per il premio della giuria tra 13 artisti finalisti selezionati tra circa 200 partecipanti da tutto il mondo, per “i sorprendenti effetti tonali della superficie del metallo inciso con finezza pittorica ed espressiva“.

Da anni Chiara Colombo ha scelto l’alluminio come materiale per creare le proprie opere, dal 1990 lavora in Brianza come artista in modo professionale, ha alle spalle numerose esposizioni in Italia ed Europa e anche premi, e ora ottenere il Premio Comel, per la sua specificità sull’arte dell’alluminio, è come un riconoscimento al livello raggiunto dal suo lavoro. Il tema del concorso di quest’anno è stato “Infinito Alluminio“ per sottolineare la natura ecosostenibile di questo metallo che può essere riciclato e riutilizzato infinite volte, e “Betulle“ è un lavoro di incisione e sbalzo di una lastra sottilissima di alluminio con riflessi dati dal colore ad olio ispirato dal film di Andrej Tarkovskij “L’infanzia di Ivan“, ambientato nella II guerra mondiale in territorio russo-ucraino.

"Sono contenta che la giuria oltre a valutare la qualità estetica dell’opera ha apprezzato il senso dell’idea che mi ha mosso: una riflessione sulla guerra. Una riflessione – aggiunge l’artista – che avevo già affrontato nel 2009 anche in un’esposizione al Mac di Lissone".

Martino Agostoni