L’AutAcademy nella scuola di Agraria

La prima in Italia per la formazione professionale dei ragazzi autistici nei settori del verde, dell’informatica, arte e cucina

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di Barbara Apicella

Nasce a Monza la prima Accademia italiana di formazione professionale per i ragazzi autistici. Nel frattempo i promotori sono alla ricerca di aziende pubbliche e private dove gli studenti potranno fare il tirocinio, mettendo in pratica le abilità apprese sui banchi di scuola. L’AutAcademy sorgerà (in caso di vittoria del bando provinciale) all’interno della Scuola di Agraria del Parco di Monza.

Un progetto unico nel suo genere dove 12 giovani (dai 16 ai 29 anni) con disturbi dello spettro autistico potranno seguire un percorso di accompagnamento al lavoro nei settori dell’agraria, dell’informatica, dell’arte e della cucina.

Terminata la parte teorica si passerà direttamente a quella pratica, con l’inserimento dei giovani nelle aziende del territorio che decideranno accogliere questi lavoratori "speciali" conoscendone abilità, e individuando gli ambiti più adatti dove potranno dare il meglio di sé. Il progetto nasce in Brianza, dall’esperienza personale di Alessandro Perego, il ragazzo autistico di Seregno che a giugno era salito alla ribalta delle cronache nazionali. Alessandro frequentava l’ultimo anno del liceo artistico di Giussano. I genitori avevano chiesto non venisse ammesso alla maturità per permettergli di ripetere l’anno e affrontare quel percorso educativo fondamentale per il suo successivo inserimento nel mondo del lavoro.

Un percorso "saltato" a causa dell’emergenza sanitaria. I genitori avevano chiesto l’intervento del Governo e così era nato, grazie all’interessamento del deputato Rossano Sasso un progetto post scolastico pensato ad hoc per i ragazzi autistici e chiamato "Alessandro e i suoi mestieri". "Si era mosso tutto il mondo politico – spiega Melissa Scalea, la mamma di Alessandro –. Il progetto era arrivato anche in Regione Lombardia". L’assessora Alessandra Locatelli aveva abbracciato l’idea e lo stesso aveva fatto la Provincia di Monza e Brianza che ha pubblicato un bando per l’avviamento lavorativo dei ragazzi autistici. Il progetto, redatto da Simona Ravera, ha visto la collaborazione della Scuola di Agraria del Parco e ha preso spunto dal progetto "Alessandro e i suoi mestieri".

"AutAcademy era proprio quello che mancava. Quel passaggio fondamentale, e al tempo stesso molto delicato, per permettere ai ragazzi autistici di inserirsi nel mondo del lavoro sfruttando le abilità personali e le nozioni apprese sui banchi di scuola. Ma al tempo stesso è un aiuto per le aziende che decidono di inserire un dipendente autistico e che vengono "aiutate" a comprendere le necessità di questi nuovi dipendenti così speciali".

Una battaglia, quella di Melissa, portata avanti con il marito Matteo, non per tanto per garantire un futuro ad Alessandro, ma per porre le basi per il futuro sociale e lavorativo di tanti altri ragazzi come il figlio che, terminata la scuola, si ritrovano a fare i conti con un mondo del lavoro non ancora "pronto" ad accoglierli "Il progetto dell’AutAcademy non solo fornirà competenze e la possibilità di entrare nel mondo del lavoro; ma anche quelle capacità di interazione sociale e interpersonali che sono fondamentali per le persone con autismo".