CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

L’arte a scuola. Un murale “diffuso” sulla Resistenza

Monza, l’opera è stata inaugurata alla media Elisa Sala

Il murale è stato realizzato dagli studenti del liceo Valentini in collaborazione con l’Anpi

Il murale è stato realizzato dagli studenti del liceo Valentini in collaborazione con l’Anpi

I ragazzi di 3I (indirizzo figurativo) del liceo artistico Nanni Valentini portano l’arte ai piccoli “colleghi” della scuola media Elisa Sala, raccontando la storia partigiana insieme all’Anpi. Un paesaggio di montagne, papaveri, dispacci e bici sono i temi che popolano il murale diffuso tra l’ingresso della scuola, i corridoi e lungo la scala che porta all’aula magna. Il progetto nasce da un lavoro che la professoressa Paola Celotto, insegnante di lettere, ha portato avanti con i ragazzi di 3A e 3B sulla Resistenza. Anpi Monza ha incontrato i ragazzi, raccontando loro la Resistenza, e finanziato il Pcto (altenanza scuola/lavoro) per i ragazzi delle superiori che hanno realizzato il lavoro figurativo e poi la comunicazione (segnalibro, manifesto e depliant pieghevoli) affidata alla 4E e 4F (sezione grafica), come fosse una vera commessa professionale. Come spiegano le prof Milena Mataluna e Cristina Garzanelli, insegnanti di grafica, il lavoro è stato completato con il banner digitale per il sito della scuola media Elisa Sala e dell’Anpi. La storia viaggia sui canali della comunicazione digitale più affini ai ragazzi, strumenti per ricordare le staffette partigiane monzesi Alice Benincasa e Elisa Sala, a cui è intitolata la scuola media. L’assessora alla Cultura, Arianna Bettin, ha ricordato le figure delle due staffette.

"Abbiamo inaugurato il “Murale diffuso” - sottolinea Emanuela Manco, presidente Anpi Monza - frutto della collaborazione con le due scuole, la media Elisa Sala e il liceo Nanni Valentini. Durante l’anno incontriamo gli studenti per portare loro le testimonianze della Resistenza". I testimoni diretti non ci sono più, ma sono rimasti i figli: Rosella Stucchi, figlia di Gianbattista Stucchi, Milena Bracesco, figlia di Enrico, Laura Ambrosini, figlia di Carlo Prina, uno dei martiri di Fossoli, e Franco Isman, che ricorda l’esperienza diretta di bambino ebreo sfuggito alla deportazione.