Ilaria Salis detenuta a Budapest, avviata raccolta fondi per le spese legali: come donare

L’associazione Brigate volontarie per l'emergenza, di cui la 39enne faceva parte, ha lanciato una campagna per aiutare la famiglia a sostenere i costi del processo

Ilaria Salis al processo a Budapest

Ilaria Salis al processo a Budapest

Non si ferma l’onda di solidarietà nei confronti di Ilaria Salis, la professoressa brianzola detenuta da oltre un anno a Budapest con l'accusa di avere aggredito due estremisti di destra. Per aiutare la famiglia a sostenere le spese legali è anche online la raccolta fondi lanciata dalle Brigate volontarie per l'emergenza, associazione milanese di cui Ilaria ha fatto parte fin dalla sua fondazione durante il Covid per aiutare chi avesse bisogno.

"In accordo con la famiglia Salis e il comitato Ilaria Salis – hanno spiegato su Instagram – ci siamo resi disponibili a gestire questa raccolta” per cui è aperto un conto corrente. Dal sito del comitato Ilaria Salis si apre un popup che permette di collegarsi al link dove fare la donazione direttamente via web. “Le spese sostenute per la difesa di Ilaria fino ad ora sono molto alte (parliamo di circa 35.000 euro) e calcoliamo che per affrontare il primo grado del processo serviranno circa altri 25.000 euro. I costi delle traduzioni ufficiali, degli interpreti, delle trasferte si aggiungono alle già elevate spese legali necessarie per garantirle una difesa all'altezza in due paesi contemporaneamente”.

“Per questo –  si legge nel testo della raccolta al sito internet https://www.produzionidalbasso.com/project/sosteniamo-ilaria/ – chiediamo il tuo aiuto: sia che il governo italiano si decida finalmente a fare qualcosa di concreto per permetterle di seguire il processo dall'Italia, sia che sia costretta a rimanere in carcere a Budapest, è fondamentale che Ilaria possa difendersi al meglio, anche grazie al sostegno di chi non la conosce ma vuole darle un aiuto concreto”.

Tutti i soldi raccolti andranno a coprire le spese legali e processuali nonché le spese ausiliari allo svolgimento del processo e al mantenimento di Ilaria in regime detentivo assicurano i promotori. E aggiungono: "Le spese legali, per esplicita richiesta di Ilaria, non sono a carico della famiglia, ma sono coperte da un'associazione di volontariato di cui lei fa parte. La qui indicata è l'unica raccolta fondi riconosciuta dalla Famiglia Salis”.