CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La Regione paga il conto Ma Monza resta fuori dall’elenco "I primi fondi per le urgenze"

Chiesto con procedura ordinaria un risarcimento di 1,2 milioni anticipati dalle casse comunali. L’assessore Romano La Russa: "Dopo le priorità prenderemo in esame tutte le richieste".

La Regione paga il conto  Ma Monza resta fuori dall’elenco  "I primi fondi per le urgenze"

La Regione paga il conto Ma Monza resta fuori dall’elenco "I primi fondi per le urgenze"

di Cristina Bertolini

È polemica sulle misure deliberate dalla Regione Lombardia a sostegno dei comuni che hanno riportato danni agli edifici scolastici lo scorso mese di luglio a causa del maltempo.

Si tratta in sostanza del rimborso degli interventi di “somma urgenza“ attivati dai comuni colpiti per ripristinare le condizioni di sicurezza nelle scuole devastate dal nubifragio del 25 luglio. Un elenco lungo, con alcune significative assenze.

Fra queste, quella del Comune di Monza, che non compare nell’elenco, a differenza di comuni vicini come Lissone, Muggiò, Arcore, Desio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese. "Cosa è successo? – si chiede l’ex vice sindaco e ora consigliere comunale della Lega, Simone Villa –. Non ci saremo mica dimenticati di attivare la procedura di segnalazione e trasmettere la documentazione a Regione?".

Sì, perché occorre distinguere tra procedura di somma urgenza, per il ripristino dei servizi nel giro di 24- 48 ore dal disastro, che prevede tempi rapidi di finanziamento, rispetto al risarcimento danni ordinario che richiede diversi mesi. "I primi fondi individuati con una delibera di Giunta regionale sono destinati ai Comuni che hanno attivato la procedura di somma urgenza – specifica l’assessore regionale alla Protezione Civile e Sicurezza, Romano La Russa –. Successivamente verranno prese in considerazione le istanze presentate dai Comuni per interventi attivati sotto altra forma. Il nostro obiettivo – conclude La Russa – è soltanto fare il possibile per riaprire scuole e asili per l’inizio dell’anno scolastico e ci stiamo muovendo in quella direzione". L’assessore al bilancio e vice sindaco della Giunta Pilotto Egidio Longoni specifica: "Abbiamo attivato la procedura di somma urgenza per le strade, la rimozione dell’amianto e alcuni interventi relativi alla sicurezza, ma non per le scuole Cartoccino, Ardigò e Tacoli che hanno avuto danni solo nei giardini. Abbiamo richiesto un risarcimento complessivo per Monza di 1,2 milioni di euro anticipati dalle casse comunali. Noi i lavori li abbiamo fatti, poi se la Regione li vuole rimborsare in urgenza bene, altrimenti aspetteremo altre forme di contributo. Per le scuole non l’abbiamo attivata, essendo chiuse e non avendo quell’urgenza nei termini delle 48 ore, come richiesto dalla Corte dei conti".

Rientrano invece nella procedura di somma urgenza già riconosciuta dal Pirellone 41 istituti della Provincia, di cui 6 a Desio, 5 a Lentate, ben 11 a Lissone, 4 a Meda, 3 a Muggiò, una a Nova, la scuola primaria di Ronco Briantino e le tre primarie di Seregno, oltre alla media Manzoni. Anche la Provincia si sta occupando delle scuole superiori di sua competenza. Secondo le stime dei tecnici, in totale i danni ai plessi scolastici superiori ammontano a circa 150 mila euro. Le scuole maggiormente colpite sono state l’Hensemberger a Monza, il Morante ed il Castiglioni a Limbiate; oltre a Versari a Cesano Maderno, Fermi a Desio e Mapelli a Monza: in questi casi le riparazioni al controsoffitto, all’impianto elettrico e ai pluviali (a Cesano e a Desio), e il ripristino della recinzione nonché sostituzione di 10 alberi (a Monza) costeranno per ogni singolo plesso circa 15mila euro.