La protesta:: "Meno soldi alle private"

Studenti di Monza e Brianza contestano la distribuzione dei fondi per il diritto allo studio da parte della Regione Lombardia e chiedono l'abrogazione del sistema Dote Scuola, trasporti gratuiti e un reddito di formazione.

La protesta:: "Meno soldi alle private"

La protesta:: "Meno soldi alle private"

Sono 198 le scuole private parificate in Brianza, di cui una decina solo nel capoluogo. Unione degli studenti Monza e Brianza, insieme a Uds Lombardia, contesta la quantità di fondi per il diritto allo studio che vengono assegnati alle scuole con retta in Lombardia. Nei giorni scorsi, in occasione della votazione del Bilancio regionale, i ragazzi si sono ritrovati sotto il Palazzo del Consiglio Regionale. "Anche quest’anno Regione Lombardia sceglie di distribuire i fondi destinati al diritto allo studio attraverso il sistema Dote Scuola - spiegano gli studenti brianzoli Matteo Toscani e Alessandro Di Miceli, coordinatore Regionale dell’UdS Lombardia - Questo sistema destina più del 60% dei fondi a chi frequenta una scuola con retta. Crediamo che prima di parlare di libertà di scegliere tra scuole pubbliche e private, bisognerebbe garantire a ogni studente l’accesso alla scuola pubblica, cosa che al momento non avviene; per questo chiediamo l’abrogazione del sistema dote scuola e l’introduzione di misure volte a garantire realmente il nostro diritto allo studio". I ragazzi chiedono che la Regione stanzi i fondi necessari a rendere completamente gratuito l’accesso a materiali scolastici e trasporti. Attualmente, i grandi istituti di Monza e Vimercate risutano spesso difficilmente raggiungibili dai comuni più periferici; i bus sono strapieni e spesso non si fermano. Chiedono poi l’istituzione di un reddito di formazione per tutti gli studenti e l’introduzione dell’educazione sessuale e all’affettività e di sportelli psicologici in tutte le scuole.C.B.