STEFANIA TOTARO
Cronaca

La fusione tra Aeb e A2a: "Operazione eseguita dopo pareri importanti nell’interesse della città"

La difesa dell’assessore alle Partecipate, Giuseppe Borgonovo coinvolto con altri cinque imputati, tra cui il primo cittadino Alberto Rossi.

La fusione tra Aeb e A2a: "Operazione eseguita dopo pareri importanti nell’interesse della città"

La difesa dell’assessore alle Partecipate, Giuseppe Borgonovo coinvolto con altri cinque imputati, tra cui il primo cittadino Alberto Rossi.

"A parte la fatica e la sofferenza di essere coinvolto in un procedimento penale, ritengo di avere fatto solo l’interesse del Comune di Seregno e di essermi attenuto alla procedura sulla scorta di eminenti pareri e della discussione in Consiglio comunale". Nega ogni responsabilità l’assessore alle Partecipate del Comune di Seregno Giuseppe Borgonovo, coinvolto insieme ad altri cinque imputati, tra cui il sindaco Alberto Rossi, nell’inchiesta sulla presunta fusione sospetta fra Aeb e A2a. La Procura di Monza ha chiesto per tutti il rinvio a giudizio per turbativa d’asta. Ieri, all’udienza preliminare davanti alla giudice del Tribunale di Monza, Elena Sechi, il difensore di Borgonovo, l’avvocato Luigi Peronetti, ne ha chiesto l’assoluzione, ritenendo anche che in ambito giuridico "non esistono proprio gli elementi necessari per giungere ad una richiesta di rinvio a giudizio". Di "assoluta buona fede" parla anche in aggiunta l’avvocata Laura Panciroli, difensore del segretario generale del Comune di Seregno, Alfredo Ricciardi, che ieri ha voluto leggere in aula una propria memoria difensiva.

"Siamo fiduciosi che verrà presto accertata la correttezza dell’operato della presidente e di tutti i soggetti coinvolti, che hanno agito nell’esclusivo interesse e con indubbio beneficio dei cittadini e degli stessi Comuni soci, con il supporto di advisor e consulenti di riconosciuto e primario standing", commenta il legale dell’ex presidente del consiglio di amministrazione di Aeb spa, Loredana Bracchitta, l’avvocato Fabrizio Ventimiglia, che difende la ex presidente insieme ai colleghi Roberto De Vito e Davide Zaninetta. Le ultime arringhe difensive sono previste nella prossima udienza fissata per metà novembre. A rischiare il processo (anche se i fatti contestati vanno verso la prescrizione perché i fatti risalgono al 2019 e al 2020) sono anche Giovanni Valotti, ex presidente di A2a (che ha presentato una controperizia tecnica sulla vicenda) e Pierluigi Troncatti, quale partner di Roland Berger srl. Secondo la pubblica accusa, l’aggregazione sarebbe stata realizzata "al solo fine di favorire la società A2a" con un danno complessivo per Aeb "non inferiore a 60 milioni di euro" e con "l’omessa valorizzazione di un premio di maggioranza a favore di Aeb non inferiore a 5,7 milioni di euro". L’operazione è stata amministrativamente bocciata fino in Cassazione perché occorreva una gara pubblica per la selezione del socio privato ad opera di un’azienda a controllo pubblico. Rossi e Borgonovo sono accusati di avere "supinamente recepito tutte le indicazioni" fornite dai coindagati, "intese ad escludere la gara pubblica" e, nonostante le varie pronunce giudiziarie, di avere "mantenuto in essere quanto già illegittimamente deliberato".

Rossi è anche accusato di essere intervenuto "su sollecitazione di Bracchitta, presso il Comune di Bovisio Masciago, tramite l’allora segretario provinciale del Pd, Luigi Ponti, per eliminare dall’ordine del giorno del consiglio comunale del 28 novembre 2019 qualsiasi riferimento ad una gara pubblica". All’udienza preliminare sono parti civili il Comune di Seregno, che di fatto procede contro se stesso chiedendo un risarcimento dei danni all’amministrazione comunale di cui il primo cittadino è anche imputato e anche gli altri Comuni soci della multiutility dei servizi municipali Limbiate, Desio, Varedo e Bovisio Masciago, tranne Lissone.