DARIO CRIPPA
Cronaca

La fattoria per i più deboli. La proposta degli Asinauti: "Apriamo le porte in città"

La volontaria Stefania Pennati della Consulta San Carlo-San Giuseppe: percorsi di pet therapy per anziani e disabili con asinelli, cavalli e galline.

La fattoria per i più deboli. La proposta degli Asinauti: "Apriamo le porte in città"

La fattoria per i più deboli. La proposta degli Asinauti: "Apriamo le porte in città"

Tommy (il nome è di fantasia) non riesce a stare fermo. Ha solo una decina di anni ed è colto da crisi di ansia e accessi di rabbia incontrollati. Quando si era trovato arrivato all’asinello Giustino all’inizio aveva paura. Poi con calma e pazienza, quella che gli asini hanno per natura, le cose sono cominciate ad andare meglio. E quando a Tommy è stato spiegato come fare e cosa non fare, ha cominciato a interagire col suo nuovo amico. A fine giornata, a ormai lui era il prescelto, dall’asinello prima di tutti, per dargli da mangiare.

Luisa (il nome è sempre di fantasia) invece di anni ne ha parecchi di più, è sopra la settantina. La sua mente scivola dove vuole scivolare, le gambe non vanno ed è costretta su una sedia a rotelle. Trattare con lei non è semplice.

Poi arriva un altro asinello, una femmina, Camilla. La mente di Luisa riconosce l’animale, faceva parte della sua vita molto passata, della cascina in cui era stata piccola ed era cresciuta. L’asinella lo avverte. E va a poggiare la testa fiduciosa sulle sue gambe. Luisa è felice, la accarezza a lungo. E piange di commozione. Ora sono amiche.

Ecco, davanti a scene come queste, "alla fine piangevamo tutti, non potevamo farne a meno".

Stefania Pennati è una volontaria di un’associazione speciale, si chiama gli Asinauti, una associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale fondata nel luglio 2012 da un gruppo di amiche cresciute a Sesto San Giovanni, presso la Fattoria dei Bambini , in via Parpagliona. Lavorano da anni con bambini, difficili o no, ma anche con disabili e anziani dei centri specializzati.

I percorsi che un tempo si chiamavano di Pet Therapy e che oggi sono certificati con la sigla I.A.A. (Inteventi Assistiti con gli Animali) sono molto scrupolosi e apprezzati.

I volontari prima di poter operare devono sottoporsi a corsi e addestramenti rigorosi, prima di entrare in contatto con animali e bambini vengono affiancati da specialisti, psicologi, pedagogisti.

Nel centro ci sono tanti animali da cortile. Ci sono asini, caprette, ci sono le galline ("e sono incredibilmente affettuose, si lasciano accarezzare"), un cavallo e perfino un gatto.

La vita di Stefania Pennati, che prima di andare in pensione e diventare volontaria di lavoro era responsabile amministrativa finanziaria, è cambiata. Oggi è “coadiutore asino”….

E ora vorrebbe portare anche a Monza questa esperienza. "Sono di questa città, faccio parte della Consulta San Carlo-San Giuseppe e la proposta che lanciamo al Comune di Monza, che è molto attento sui temi sociali, è quella di portare anche i ragazzi dele scuole di questa città o delle associazioni (abbiamo già lavorato con Anffas, l’Associazione nazionale di famiglie e persone con disabilità intellettive disturbi del neurosviluppo) ma anche gli ospiti dei centri per anziani a fare questa bellissima esperienza. Ci vorremmo candidare per i Patti di Cittadinanza".