La droga dal Perù. La banda della cocaina nascosta nei ceri votivi patteggia fino a 5 anni

Sgominato dalla squadra mobile un giro da 200mila euro. Coinvolti due italiani e un sudamericano esperto in chimica:. era arrivato a Cesano Maderno per raffinare lo stupefacente.

La droga dal Perù. La banda della cocaina nascosta nei ceri votivi patteggia fino a 5 anni

La droga dal Perù. La banda della cocaina nascosta nei ceri votivi patteggia fino a 5 anni

Tre patteggiamenti fino a 5 anni di reclusione per la banda che nascondeva nei ceri votivi la pasta di cocaina in arrivo dal Perù e poi la lavorava e la raffinava in un appartamento di Cesano Maderno. Hanno tutti concordato con la Procura di Monza la pena, poi avallata dal Tribunale monzese, i due italiani di 42 e 52 anni gravati da precedenti di polizia e il peruviano di 39 anni, da poco giunto in Italia, tutti dimoranti a Cesano Maderno.

Erano stati arrestati lo scorso maggio dalla squadra mobile della Questura di Monza e della Brianza, sotto il coordinamento della Direzione centrale anticrimine e in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e la Direzione centrale per i servizi antidroga, in una operazione di polizia internazionale tra il Sudamerica e la Brianza che aveva interrotto un traffico di droga da 200mila euro destinata a rifornire le piazze dello spaccio della Lombardia. Le accuse erano di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine da sparo con matricola abrasa. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Milano e dalla Procura di Monza, avevano scoperto che c’era qualcosa di sospetto nel cospicuo acquisto di ceri votivi provenienti dal Sudamerica.

Risultava avere sede a Lima la presunta organizzazione criminale che inviava in Italia sostanza stupefante occultata in oggettistica di artigianato locale e religiosa e talvolta in prodotti commestibili non deperibili. Ad aprile 2023 era stata intercettata la spedizione dal Perù di un pacco contenente 14 ceri religiosi, in 8 dei quali erano stati occultati oltre 8 chilogrammi di pasta di cocaina destinati all’italiano 42enne residente a Cesano Maderno. Era scattata la consegna controllata internazionale per ritardare il sequestro della droga ma individuare la rete dei destinatari in Brianza: il Procuratore di Lima aveva raggiunto la Questura di Monza e consegnato agli investigatori della squadra mobile i ceri votivi per avere la conferma che contenessero cocaina.

Era poi emerso che ad attendere la partita di droga c’erano anche un italiano 52enne ed un cittadino peruviano 39enne entrambi con dimora a Cesano Maderno. Il peruviano esperto in chimica era giunto dal Sudamerica al fine di procedere, con prodotti specifici, a raffinare la pasta di cocaina per ricavarne lo stupefacente finito.

Si era quindi proceduto alla consegna del pacco contenente i ceri votivi da parte di un poliziotto sotto copertura, che aveva aperto l’ingresso ad una ventina di agenti speciali per gli arresti e le perquisizioni domiciliari, da dove erano emersi alcuni bidoni di solventi necessari a raffinare e cristallizzare la pasta di cocaina e anche una pistola semiautomatica modello Glock clandestina con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21. All’esito del blitz i poliziotti peruviani avevano arrestato anche lo spedizioniere della partita di cocaina giunta in Brianza. L’ingente sequestro effettuato aveva permesso di togliere dal mercato decine di migliaia di dosi di stupefacenti destinate alle piazze di spaccio delle province lombarde.