CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

La cerimonia alla Scala. Trentatré imprese da premiare sul palco

I riconoscimenti della Camera di commercio al ruolo sociale delle attività. La realtà più antica è di Lentate sul Seveso: il panificio Bice ha 101 anni.

I riconoscimenti della Camera di commercio al ruolo sociale delle attività. La realtà più antica è di Lentate sul Seveso: il panificio Bice ha 101 anni.

I riconoscimenti della Camera di commercio al ruolo sociale delle attività. La realtà più antica è di Lentate sul Seveso: il panificio Bice ha 101 anni.

Domenica di riconoscimenti alle imprese del made in Brianza al Teatro alla Scala. Sono 33 su un totale di 110 le realtà imprenditoriali locali premiate dalla Camera di commercio. Riconoscimenti anche a 32 lavoratori brianzoli su 184. Quindici fra le aziende premiate sono iscritte a Apa Confartigianato Monza Brianza e Milano. Per le imprese il requisito è quello di avere svolto ininterrottamente la propria attività sul territorio da almeno 25 anni. Per i lavoratori il premio viene attribuito a chi ha raggiunto almeno 20 anni di attività continuativa.

È un riconoscimento storico istituito dalle Camere di commercio - rinnovato e unificato nel 2018 per le provincie di Milano, Monza Brianza e Lodi - per evidenziare il valore economico e sociale dell’attività pluriennale sul territorio e far conoscere le storie dei lavoratori dipendenti e delle imprese. "In questi tempi particolarmente complessi e digitali – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – il Premio Impresa e Lavoro vuole essere il riconoscimento della centralità della persona, perché alla base di qualunque innovazione e di qualunque storia imprenditoriale c’è e ci deve essere il valore creativo, generativo dell’uomo e della donna".

L’azienda più antica fra le premiate è il Panificio Bice snc (nella foto), di Giuseppe e Stelio Grassi, di Lentate, iscritto alla Camera di commercio dal 1924 (101 anni). In realtà, come fa osservare con orgoglio il nipote di nonna Bice, Riccardo Bianchi, il panificio fu fondato dal bisnonno Marino nel 1922. Attraversò l’avvento del fascismo e la guerra e poi negli anni ‘50 passò alla figlia Bice che a sua volta proseguì con il figlio Giuseppe (che tutti a Lentate conoscono come Peppino) con Stelio e Delia e il figlio Dario. L’ultimo nipote Riccardo è ingegnere, ma il profumo del pane fresco è un richiamo insopprimibile. Quindi appena può dà una mano al panificio di famiglia, la cui gestione è giunta ormai alla quarta generazione. "Nei periodi di maggiore carico – racconta – preparo i panettoni e le colombe. Il dolce più caratteristico è il Pasqualotto, in brianzolo il “Papurot“, un omino di pan brioche che si prepara tra il 4 e il 5 gennaio, per l’Epifania".

I clienti si fanno via via più esigenti, come racconta Riccardo. Ogni prodotto ha il suo nome: le penne dell’alpino (un pan focaccia), le bianchine (francesino morbido), le dune del deserto (con farina di mais), il sapore antico, con farine antiche, il pane alla segale, al grano kamut e alla curcuma che si preparano nel fine settimana, su richiesta. "Ma rimaniamo devoti alle tradizionali michetta e tartaruga, ben lievitata e gonfia, croccante e vuota all’interno, come da tradizione", sottolinea Riccardo. Non mancano, croissant, pizzette, focacce, grissini e poi da qualche anno si è fatta strada la grande pagnotta a forma di numero, farcita di nutella, come alternativa gettonatissima alla torta di compleanno.