di Marco Galvani
L’Irccs San Gerardo entro il 31 dicembre, l’azzeramento di visite e interventi chirurgici in sei mesi, la conclusione del faraonico cantiere di ristrutturazione dell’ospedale per la fine del 2023.
Allo stesso tempo garantire la gestione dei pazienti Covid, proseguire le nuove declinazioni della campagna di vaccinazione e il potenziamento del personale in ruoli in sofferenza tra infermieri e operatori socio-sanitari. Silvano Casazza detta gli obiettivi della sua squadra a un mese dalla nomina a direttore dell’Asst di Monza. Ex manager dell’Agenzia di tutela della salute brianzola, al San Gerardo è arrivato con il direttore amministrativo, Antonietta Ferrigno, mentre alla direzione sanitaria e socio-sanitaria ha deciso di "dare un segnale di continuità" confermando Laura Radice e Gianluca Peschi. I numeri e i piani di "un’azienda di eccellenza in cui ho notato che tutto il personale ha un grande senso di appartenenza" già li conosceva, ma "sono salito su un treno in corsa e il nostro impegno è, innanzitutto di non rallentarlo, anzi di facilitarlo".
Direttore qual è la situazione attuale sul fronte Covid?
"Il San Gerardo è ospedale di riferimento per i ricoveri. In particolare abbiamo i letti del reparto di Malattie infettive per i pazienti lievi, la Pneumologia destinata alla gestione della terapia sub-intensiva per i positivi e poi la terapia intensiva. Al momento abbiamo 26 persone ricoverate con un’età media tra i 50 e i 60 anni, anche se ci sono alcuni casi di 30-40enni. Di questi 26, 4 sono in sub-intensiva e 5 in intensiva, non vaccinati e provenienti da fuori provincia".
Mentre la campagna vaccinale come sta procedendo?
"In Brianza il 92% della popolazione target ha ricevuto almeno una dose, come da indicazioni di Regione Lombardia abbiamo avviato la somministrazione delle terze dosi ai soggetti che ne hanno diritto e da ieri agli ultra ottantenni proponiamo oltre alla terza dose anche il vaccino antinfluenzale".
E tra il personale sanitario? "Oltre il 95% ha aderito alla campagna di vaccinazione e tra chi non lo ha ancora fatto, la maggior parte è perché ha fatto il Covid di recente o è in gravidanza. Ci sono poi venti professionisti per i quali è stato al momento emanato un provvedimento di sospensione".
Contestualmente alla gestione del Covid, Regione ha chiesto di completare il piano di rientro sulle prestazioni rimandate proprio a causa della pandemia. Come affrontate questo impegno?
"In quest’ultimo quadrimestre dell’anno stiamo garantendo i ritmi dello stesso periodo del 2019, ovvero gli ultimi mesi prima del Covid. Abbiamo ripreso l’attività ambulatoriale (anche per quanto riguarda le campagne di screening di prevenzione in collaborazione con Ats Brianza) e le sedute chirurgiche avviando l’operazione S.o.s., ovvero sale operatorie il sabato. In particolare abbiamo inserito 6 sedute operatorie il sabato mattina e alcune aggiuntive anche durante la settimana. Uno sforzo straordinario reso possibile anche grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione. In questo scenario, confidiamo di poter recuperare il pregresso in circa sei mesi. Da aggiungere anche che entro le prossime settimane riusciremo a immettere un totale di 100 nuovi infermieri oltre a operatori socio-sanitari in base alle graduatorie. Tra l’altro è sempre bene ricordare che tutta questa attività sanitaria deve convivere con un cantiere importante".
Ecco, a proposito del cantiere, qual è la prospettiva?
"I lavori procedono e attendiamo la consegna del settore C tra aprile e maggio del prossimo anno. A quel punto potremo procedere con il trasloco dei reparti e a svuotare il settore A, l’ultimo che rimane da ristrutturare. Spero che il cantiere si possa concludere a fine 2023".
Ma ora di allora si parlerà ancora di Nuovo San Gerardo o ci saremo già abituati a chiamarlo Irccs? E come sarà gestito il personale delle Fondazioni non pubbliche che partecipano al nuovo ente?
"Il percorso avviato nel 2019 di riconoscimento del San Gerardo come Istituto (pubblico) di ricerca e cura a carattere scientifico sta andando avanti. Anche settimana scorsa abbiamo avuto un incontro con il Ministero e la Regione. Il progetto scientifico porta la firma dell’Asst, della Fondazione Matilde Tettamanti De Marchi, della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la mamma e dell’università Bicocca. Ci sarà una Fondazione Irccs che presumo si chiamerà San Gerardo, mentre la gestione del personale delle due Fondazioni sarà regolato da accordi specifici. L’obiettivo è rendere il San Gerardo un centro sempre più all’avanguardia nella ricerca medico-scientifica. Una ricerca che si traduca in cure migliori per il paziente grazie alle maggiori risorse che arriveranno". Oggi la Asst di Monza avvia oltre 400 sperimentazioni cliniche all’anno, la Fondazione Mbbm 160. L’Asst riesce ad attrarre 7 milioni di finanziamenti, la Fondazione altri 8,8, l’università 6,1 milioni. Si tratta di 22 milioni sul triennio. Con la trasformazione in Irccs potrebbero crescere del 30-40%".