
Dopo tre mesi di forzato riposo Claudio Cernuschi non ha intenzione di andare in vacanza. Rimarrà aperto per tutto il mese, impegnato senza sosta a tatuare. "Dopo la fine del lockdown non mi sono più fermato. Pensavo in un forte calo del lavoro. Invece, non solo ho recuperato i mesi di chiusura, ma grazie al passaparola sono arrivati nuovi clienti".
Naturalmente il lavoro sarà ancora organizzato in modalità Covid, con apertura su appuntamento. "Chiuderò al massimo nei giorni di Ferragosto. Fino a metà mese ho l’agenda programmata: sia piccoli sia grandi tatuaggi". Qualcuno ha anche deciso di farsi tatuare un soggetto legato al momento della pandemia. Sulla pelle un segno indelebile di un evento storico che ha segnato la nostra epoca. "Durante il lockdown ho creato diversi disegni ispirati a quello che stava succedendo. Soggetti che poi ho rielaborato come per esempio il valore, ad oggi ancora negato, di un abbraccio. Poi ci sono i soggetti classici: farsi tatuare il nome del proprio figlio, o soggetti più piccoli e meno costosi". Il fattore economico sembra non aver toccato il settore. "Molte persone sono in cassa integrazione o hanno perso il lavoro. Per fortuna il tatuaggio non è una spesa inaccessibile e anche in tempo di pandemia è possibile permetterselo ed è un modo anche per segnarsi sulla pelle un evento importante della propria vita".
B.Api.