Il mister fa crescere nuovi talenti in Africa

Cesana è selezionatore dell’Under 17 del Congo: qualificato alla Coppa continentale

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di Roberto Sanvito

Ha un duplice obiettivo Fabrizio Cesana con la Nazionale Under 17 della Repubblica del Congo. Provare a vincere la Coppa d’Africa di categoria o, almeno, qualificarsi tra le prime quattro e staccare il biglietto per la Coppa del Mondo che si terrà a ottobre in Perù. Il primo grande appuntamento – a cui il Congo non prendeva parte da una decina di anni – è fissato per il 29 aprile quando in Algeria scatterà la Coppa d’Africa (finale il 19 maggio) riservata alle squadre Under 17, in pratica i nostri Allievi. Oltre alla Repubblica del Congo sono in lizza altre 11 nazioni: i padroni di casa, Marocco, Nigeria, Burkina Faso, Senegal, Mali, Camerun, Somalia, Sudan, Sudafrica e Zambia. In pratica il meglio del continente africano per una competizione a cui tanti operatori di mercato mondiali guardano con interesse a caccia di talenti. Attualmente l’incarico del tecnico brianzolo (che dalle nostre parti ha allenato a Meda, Giussano, Lissone, Seregno e Carate) in Africa è quello di selezionatore e formatore del Centro Nazionale di Formazione (in pratica la Coverciano di Brazzaville) e Commissario Tecnico dell’Under 17. Ha ottenuto la qualificazione in Camerun, davanti agli occhi di Samuel Eto’o, presidente federale e di Rigobert Song, allenatore della Nazionale dei Leoni d’Africa, battendo 3-0 la Repubblica Centrafricana. Ma non inizia qui…

Cesana, ormai è quasi cittadino onorario di Brazzaville, quando ha iniziato?

"Sono in Congo da 9 anni, vivo qui 10 mesi e 2 torno in Italia. Ho iniziato nel 2014 come allenatore delle Nazionali giovanili nello staff di Paolo Berrettini. Dal 2016 al 2019 sono diventato coordinatore tecnico nazionale dei Centri di Formazione e dal 2019 a oggi il selezionatore del Centro di Formazione oltre che dell’Under 17".

Un po’ il fiore all’occhiello del calcio giovanile in Congo...

"È un gruppo che ha cominciato il suo lavoro al torneo Quarenghi di San Pellegrino Terme nell’estate del 2019. È un progetto che parte da lontano, su cui abbiamo puntato molto. Sono tutti ragazzini che conosco molto bene e che sono cresciuti nel nostro centro, giorno dopo giorno. Vero, è un po’ il fiore all’occhiello, è il presente ma soprattutto il futuro visto che con loro abbiamo aperto un ciclo da imitare e da portare avanti poi nelle categorie Under 18, Under 20 e Under 23 fino alla prima squadra. Qui dentro c’è più di un giocatore che può fare carriera in Europa…".

Immagino non sia semplice…

"Lavoro lungo e faticoso, ma questa qualificazione che mancava da un decennio ripaga di tutti gli sforzi. Ora abbiamo concesso ai ragazzi un breve periodo di riposo e poi ricominceremo a programmare. Il 29 aprile è dietro l’angolo".

Obiettivi in Coppa d’Africa?

"Un sogno: entrare nelle quattro che vanno in Coppa del Mondo. Come era un sogno la qualificazione per Algeri, ora ne abbiamo aggiunto un altro. Ci sono stati momenti che nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi".