Il mattone torna a essere un affare

Dopo gli anni di stasi e di ribassi e l’emergenza Covid i prezzi medi delle case sono lievitati del 4,8

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di Martino Agostoni

Si sono chiusi il periodo di incertezza della pandemia e le annate di attesa post-crisi, e il mercato immobiliare di Monza ha preso una direzione decisa di crescita, in certi casi anche maggiore di Milano. E’ una tendenza che riguarda soprattutto le case, mentre la nicchia di mercato relativa ai box e ai posti auto a Monza e anche nell’area brianzola è ancora pressoché ferma, senza variazioni sensibili rispetto alle passate stagioni. Ma gli indicatori segnalano che la ripresa per il mattone monzese è iniziata in modo chiaro dalla fine del 2021 e arriva dopo molti anni di stasi generale, non solo gli ultimi 2 influenzati dall’emergenza Covid ma anche i precedenti caratterizzati da lunghi periodi di indecisione dopo i super ribassi visti negli anni di crisi economica. È l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa ad aver diffuso nei giorni scorsi le ultime analisi del mercato immobiliare relativo alle 12 province della Lombardia e, secondo le variazioni del listino delle quotazioni Isem 2021, nell’ultimo semestre dello scorso anno i prezzi medi delle case a Monza sono cresciuti del 4,8%, un aumento che è risultato il maggiore della regione, più alto anche del 4,6% registrato sulla piazza di Milano.

Diverso il discorso per il mercato di box e posti auto dove invece nell’area monzese e brianzola le variazioni sono ancora timide e poco significative, mediamente del +0,5% per i box e quasi invariati i valori per avere un parcheggio riservato. "I primi mesi del 2022 restituiscono un mercato immobiliare vivace - commenta Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa - con domanda in aumento, offerta in riduzione, prezzi in salita e tempi di vendita più brevi, in particolare nelle metropoli. Le richieste sono prevalentemente orientate su immobili ampi e con spazi esterni, ma il ritorno degli investitori sta riportando alla ribalta i piccoli tagli".

L’ultimo listino delle quotazioni Isem - che prende in considerazione oltre 4.500 zone, quartieri e Comuni in Lombardia per un totale di circa 80 mila dati diversi - presenta per Monza valori che segnalano che il nuovo, anche in periferia e nella soluzione più economica, difficilmente ha un prezzo di riferimento sotto i 2.000 euro al metro quadro mentre, una media approssimata tra le quotazioni del centro storico e quelle delle principali periferie, indica un valore medio per i nuovo intorno ai 3.000 euro al metro quadrato. Ovviamente ogni abitazione e trattativa ha le sue caratteristiche e specificità che influiscono sul prezzo, ma secondo il listino la forbice dei valori che si possono incontrare a Monza va dai prezzi medi del centro storico di 4.500 euro al metro quadrato a quotazioni intorno ai mille euro per abitazioni usate in periferia, in contesti economici o da ristrutturale.

Dopo il centro sono i quartieri vicini al Parco e a San Carlo ad avere i valori medi per case più alti, con il nuovo che sta sui 4.000 euro la metro quadrato. Si scende intorno ai 3.800 euro al metro quadrato per il nuovo a San Biagio o San Gottardo, e poi seguono i quartieri di media fascia di Triante, San Giuseppe, Cazzaniga, Grazie Vecchie, Libertà, San Donato e Sobborghi con valori per case signorili sopra i 3.000 euro al metro quadrato. Per stare sotto la soglia dei 3.000 o si va sull’usato e in contesti economici, oppure nei quartieri di Sant’Albino, San Rocco, San Fruttuoso o Rondò dei Pini che è la zona con le quotazioni più basse della città.