MONICA GUZZI
Cronaca

Il duello per il Senato. Cappato candidato unico tra i mal di pancia del Pd. Pronto a sfidare Galliani

Dopo Elly Schlein, anche i vertici dei 5 Stelle spianano la strada al leader radicale. E il 25 debutta al Binario 7 l’ad del Monza: nel suo manifesto i simboli dei partiti di centrodestra.

Il duello per il Senato. Cappato candidato unico tra i mal di pancia del Pd. Pronto a sfidare Galliani

Alla fine ha vinto la semplificazione. Nel collegio uninominale del Senato di Monza e Brianza, dove il 2 e 23 ottobre basterà raccogliere un voto in più degli avversari per staccare un biglietto per Roma, alla fine Pd e 5 Stelle hanno scelto di raccogliere l’appello all’unità lanciato da Marco Cappato per cercare di battere l’ex senatore, ad del Milan prima e del Monza oggi, nonché amico del Cavaliere, Adriano Galliani.

Un via libera deciso direttamente da Elly Schlein che tuttavia ha prodotto diverse ferite nel Pd locale, che dopo avere chiesto una candidatura del territorio, ieri ha affidato la sua delusione a un post su Facebook. Il Pd di Monza parla di "amarezza", "perplessità" ed "errore politico". Il documento, firmato dal segretario provinciale Pietro Virtuani, dal sindaco Paolo Pilotto (che parla apertamente di "prevaricazione" e non assicura il suo voto a Cappato), dal capogruppo in Provincia Vincenzo di Paolo e dal consigliere regionale Gigi Ponti è categorico: "I territori devono potere esprimere e scegliere i candidati, a maggior ragione nel caso di un collegio uninominale. Senza voler nulla togliere alla figura di Cappato e alle sue battaglie per i diritti, non possiamo nascondere la nostra amarezza e la nostra perplessità per questa decisione".

"In queste settimane – aggiungono – avevamo avanzato una proposta diversa: una candidatura che rappresentasse le esperienze delle amministrazioni locali del nostro collegio, della militanza politica nel nostro territorio, che valorizzasse l’esperienza di amministratori e personaggi politici che quotidianamente si misurano con i problemi dei cittadini di Monza e Brianza e che desse voce a una parte politica che, pur avendo conseguito successi politici locali importanti, non ha una rappresentanza parlamentare nazionale del proprio territorio. Prendiamo atto e andiamo avanti – è la conclusione – trovando un modo per esprimere le nostre ragioni in un contesto fattosi, se possibile, ancora più complicato".

Meno travagliata la scelta dei 5 Stelle, che pure avevano tentato fino all’ultima ora di proporre una convergenza al Pd su una candidatura civica, super partes, alternativa a Cappato, quella del papà di PizzAut Nico Acampora, che ha detto no. Ieri pomeriggio, a poche ore dalla decisione di Elly Schlein, la nota con la quale il movimento, "a seguito dei confronti con i propri referenti locali il Movimento 5 Stelle - anche al fine di non contribuire a una frammentazione dell’area progressista - ha deciso di non avanzare una propria candidatura lasciando al contempo alla sua comunità di iscritti e sostenitori la possibilità di sostenere la candidatura di Marco Cappato".

"Non partecipiamo formalmente alla campagna elettorale ma non intendiamo contribuire alla frammentazione a livello locale – spiega il coordinatore provinciale dei 5 Stelle, Gianmarco Corbetta –. Siamo in una fase di grande impegno nella costruzione della nuova organizzazione sul territorio a partire da Monza e abbiamo deciso di non intralciare il persorso di Cappato. Ciò però significa anche che non siamo neutrali, propendiamo verso questa parte. Personalmente credo che andrò a votare per lui, sono molte le sue battaglie che ho condiviso".

Due sostegni pesanti, che completano lo schieramento fino a ieri composto da da Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italiani, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt.

Basterà a fermare l’avanzata di Adriano Galliani, considerato l’avversario da battere? La sua candidatura è stata formalizzata nel luglio scorso dal segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, con il placet della famiglia del Cav. Ma l’ex senatore azzurro al momento non si è ancora mosso. Ufficialmente aprirà la campagna elettorale solo fra 10 giorni, lunedì 25, con la discesa in campo al Binario 7 di Monza. Il manifesto è già pronto e rispetto a quelli di Cappato una differenza è evidente: la presenza chiara dei simboli di partito che ne sostengono la cavalcata.

Nel suo simbolo a forma sferica e fondo bianco ci sono infatti i loghi dei quattro partiti che lo sostengono: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Noi moderati.