
di Gualfrido Galimberti
"È con grande rabbia che leggiamo la sentenza che vede perdere il Comune di Seregno e che lo costringe a pagare 2 milioni di euro all’impresa che si era aggiudicata i lavori. Due milioni che si sommano ai 18 milioni – cifra folle e spropositata – che la città di Seregno ha speso per avere l’Auditorium e l’attuale piazza Risorgimento. Un’enorme beffa e spreco di denaro pubblico se si pensa che il nuovo palazzo comunale sarebbe costato meno e avrebbe risolto i problemi logistici dell’avere sedi sparse sul territorio". La coalizione di centrosinistra alla guida della città (Cambia Seregno, Italia Viva, Pd, Ripartiamo Insieme, Scelgo Seregno) dà sfogo alla rabbia per l’ultimo colpo di scena su piazza Risorgimento con un comunicato diffuso dal segretario cittadino del Pd Stefano Silva .
La Corte d’Appello di Milano ha infatti stabilito che il Comune dovrà versare 1,9 milioni all’impresa che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione della piazza. Un’annosa vicenda che ora presenta anche il conto dopo la risoluzione del contratto decisa ai tempi dall’amministrazione del sindaco Giacinto Mariani. Il centrosinistra non ha dubbi: "Una storia caratterizzata da scelte e personalismi – si legge in un comunicato – anziché considerare il bene comune della nostra città. Un cantiere che è stato aperto per anni perché l’allora sindaco Mariani e la sua maggioranza di centrodestra non volevano realizzare il palazzo comunale studiato, progettato e portato avanti dalla precedente giunta. Un giochetto di sgambetti e ripicche che ad oggi ha prodotto solo sentenze ed effetti finanziari devastanti".
La storia è nota: il progetto era stato bloccato nel 2005 per un muro non realizzato correttamente. Il cantiere restò fermo per anni e si arrivò alla risoluzione del contratto, deciso unilateralmente in municipio, e alla modifica che aveva portato a inserire l’Auditorium inaugurato nel 2017. "L’unica opera realizzata in tanti anni di immobilismo politico – attacca il centrosinistra – Un progetto su cui era stato scelto di investire la maggior parte delle risorse del Comune si sta rivelando sempre di più un fallimento. Le minoranze di oggi, amministratori di allora, si nascondono dichiarando che ci fu un errore tecnico. Una giustificazione distorta". E inoltre "ironia della sorte, non si finisce mai di spendere: è notizia di queste settimane che l’Auditorium è inagibile. La struttura è stata chiusa per gravi problemi al sottofondo della pavimentazione in parquet che si è sollevata per infiltrazioni dopo neppure 5 anni dall’apertura".