I vinili tra arte e storia della musica "Qui la passione gira a 33 e 45 giri"

Dalla camminata dei Beatles su Abbey Road all’opera realizzata da Warhol per Loredana Bertè: il collezionista Giovanni Fumagalli espone in biblioteca 50 copertine iconiche dagli anni ’60 ai ’90

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di Fabio Luongo

"Parafrasando Linus, potrei dire che faccio di mestiere il collezionista di dischi e l’ascoltatore di musica, e ho poi un’attività di copertura che mi consente di finanziare questo lavoro". Sarà proprio grazie a questo “mestiere“ che da oggi, per due settimane, curiosi e appassionati potranno scoprire l’affascinante intreccio tra la storia della musica pop e rock e le arti visive: lo potranno fare grazie alla mostra “50 copertine tra musica pop e arti grafiche“, che proporrà una selezione di vinili provenienti dalla collezione privata di Giovanni Fumagalli, 57 anni di passione senza freni per le sette note e quel che ci gira attorno.

L’esposizione, allestita in biblioteca civica, sarà inaugurata oggi alle 21 e da lunedì sarà liberamente visitabile. Vi si potranno scoprire alcuni dei dischi che hanno segnato la storia della musica e del costume, non solo per le canzoni ma anche per il valore artistico delle loro copertine, realizzate da grandi nomi della fotografia, dell’arte e dell’illustrazione, come Andy Warhol, Andrea Pazienza, Annie Leibovitz, Giorgio Forattini e Storm Thorgerson, e pure da Bob Dylan in versione pittore.

Sarà un modo originale per ripercorrere i grandi album che hanno scolpito il percorso del rock e del pop italiano e internazionale dagli anni ‘60 agli anni ‘90. Sabato 18, con una visita guidata, sarà lo stesso Fumagalli a illustrare la particolarità di ogni copertina, tra curiosità e approfondimenti. "Credo di essere nato con i vinili in mano – racconta il collezionista –. Allora, a metà anni ‘60, i 45 giri erano un oggetto piuttosto comune: i miei genitori, pur non essendo collezionisti, acquistavano normalmente dischi e io giocavo con il mangiadischi. Ascoltavo le favole per bambini e poi i dischi di mamma e papà, passando da Hansel e Gretel ai Led Zeppelin e Rolling Stones. Così ho assorbito questi suoni, che sono diventati la mia passione principale". Una passione che oggi conta qualcosa come 9mila tra vinili e cd, di cui oltre 5mila sono i vinili. "La collezione l’ho iniziata a 11 anni, quando mi sono fatto comprare “Zerofobia“ di Renato Zero: da lì è partita la deriva che non si è ancora fermata – confessa Fumagalli –. Ho anche lavorato come speaker in radio private per tanti anni e questo ha cementato la passione. Spesso ho impostato vacanze estive esclusivamente in funzione della ricerca e acquisto di materiale discografico, rinunciando magari a mangiare o dormendo in postacci pur di comprare certi album". Come insegnante di lingue Fumagalli tiene corsi alla biblioteca di Verano e da lì è nata la scintilla per la mostra.

"Non tutte le copertine esposte sono magari di album di successo, la linea guida è l’aspetto artistico – spiega –. Ci sono fotografie diventate icone, immagini che dipingono un’epoca, come la camminata dei Beatles su “Abbey Road“ o il bambino in piscina di “Nevermind“ dei Nirvana". Ecco così Forattini che realizza una copertina per Ornella Vanoni, o quella di “Montecristo“ di Vecchioni disegnata da Pazienza. C’è “Self Portrait“ di Dylan, la cui copertina è un dipinto fatto dallo stesso cantautore. Ci sono “Animals“ e “Dark Side of the Moon“ dei Pink Floyd, “Sgt. Pepper“ dei Beatles, una copertina creata da Warhol per Loredana Bertè e quella di “Aspettando Godot“ di Claudio Lolli, con la banconota da 5mila lire in effige, o quella di “Cartoons“ di Baccini dipinta da Vincenzo Mollica. E poi dischi di De André, Ivan Graziani, De Gregori, Yes, Gentle Giant, Le Orme, Supertramp, Duran Duran, David Bowie, Led Zeppelin e i Rolling Stones con “Some Girls“, dall’impostazione molto pop-art e con un packaging smontabile.