
di Gigi Baj
Resi noti i dati di un accurato screening portato avanti in Brianza da un qualificato team di medici sulle complicanze che il virus Covid 19 può arrecare al sistema neurologico. Il lavoro, pubblicato sulla prestigiosa Rivista Nazionale della Società Italiana di Neuroscienze Ospedaliere “Progress in Neuroscience“, ha riguardato sei pazienti ricoverati in vari ospedali della Lombardia con complicanze dovute alla PRES una encefalopatia posteriore reversibile.
A coordinare lo screening Andrea Salmaggi, primario di Lecco e referente lombardo della Società Italiana di Neruroscienze Ospedaliere, Antonio Colombo direttore del Polo Neurologico Brianteo di Seregno e Angelo Taborelli neurochirurgo di Como. Sei casi clinici che hanno attirato in modo particolare l’attenzione dei ricercatori: "Mai nessuno in passato - ha dichiarato Antonio Colombo - aveva pubblicato un numero cosi alto di casi specifici di PRES (Encefalopatia posteriore reversibile) come complicanza dell’infezione da Covi-19 nè mai nessuno aveva indicato la terapia che noi suggeriamo nel passaggio dalla ventilazione forzata (quando il paziente è intubato in rianimazione) al ritorno alla respirazione normale. In tale fase stranamente in 4 dei nostri malati considerati si sono verificate crisi epilettiche fino al grave stato epilettico (cioè crisi che continuano a ripetersi). Come dice il nome l’encefalopatia è reversibile cioè dopo un variabile intervallo di tempo (in genere un paio di mesi) il quadro cerebrale si normalizza, anche se possono permanere disturbi visivi e crisi epilettiche. Grazie alla risonanza magnetica si possono osservare a livello occipitale delle alterazioni iperintense dovute all’edema vasogenico causato dall’aumento della permeabilità dei vasi cerebrali del circolo posteriore dovuto all’infezione. Il nostro gruppo non ritiene tuttavia che la PRES sia causata da un’infezione diretta cerebrale del virus. Se il Covid 19 avesse avuto la capacità d’invadere direttamente il tessuto nervoso centrale i casi sarebbero stati molte centinaia". "Tutti i pazienti riportati nella pubblicazione sono stati segnalati da differenti reparti di Neurologia allocati in diversi ospedali della Regione Lombardia (Policlinico di Milano, Ospedale di Vimercate, Varese, Merate e due a Gravedona), la più popolosa d’Italia e una delle aree più produttive e maggiormente sviluppate dell’intera Unione Europea, ma anche purtroppo la Regione in cui la pandemia da Covid-19 è stata più drammatica con un molto triste e rilevante numero di decessi: "Stranamente i casi esaminati si sono registrati nell’area relativamente limitata nord ovest della Lombardia mentre l’infezione ha infuriato altrove e dove non vi sono stati invece casi di PRES".
I ricercatori stanno anche raccogliendo dati su altre patologie neurologiche riguardanti ictus sia ischemici che emorragici (80 casi) , la sindrome di Giullain Barré rara malattia dei nervi periferici (38 casi) e le più frequenti encefaliti causate da infiammazioni del cervello (25 casi). "Un lavoro complesso che richiederà parecchio tempo".