
"Già con le nostre forze domato il picco influenza"
Per ora sono 190 in Lombardia le farmacie che effettuano preparazioni galeniche, ma il numero è destinato ad aumentare. Ne è convinta Clara Mottinelli, presidente Federfarma Brescia. "Nell’ultima settimana – fa il punto Mottinelli, che è anche titolare della Farmacia dello sportivo a Temù, in Val Camonica – qualcosa è arrivato, ma la situazione di carenza dei farmaci è ormai un po’ una costante. Le farmacie stanno sopperendo alla mancanza, preparando nei laboratori le molecole che servono. In questo quadro, probabilmente aumenteranno le realtà che si attrezzeranno per effettuare in autonomia le preparazioni".
La fase di emergenza che ha creato più difficoltà è stata quella del picco influenzale, quando non arrivavano, dalle normali catene di approvvigionamento, farmaci comuni a fronte di una richiesta particolarmente elevata e arrivata in anticipo (il picco influenzale era stato tra novembre e dicembre 2022, mentre normalmente si registra a gennaio). Quella situazione ha messo in luce l’importanza di trovare strumenti di contrasto al fenomeno che attenuino i disagi che la popolazione si trova ad affrontare nella ricerca di farmaci essenziali per la cura delle proprie patologie. La preparazione in autonomia è una di queste risposte, anche perché non servono, del resto, autorizzazioni ulteriori rispetto a quelle che le farmacie già hanno.
Resta, però, a monte, un problema globale da risolvere. "C’è un tema di fondo – prosegue Mottinelli – ovvero che i prezzi dei farmaci di fascia A, quelli rimborsabili, in Italia sono i più bassi rispetto al resto dell’Europa, per cui con l’aumento delle materie prime per le industrie diventano poco appetibili". Insieme, Brescia e Bergamo sono le due province lombarde che, da sole, rappresentano quasi il 50% delle farmacie lombarde che si occupano di preparazioni galeniche. Insieme, sono anche parte di un progetto per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, che racconta l’evoluzione della figura del farmacista, da speziale al professionista sanitario di oggi: la presenza così elevata di realtà che fanno preparazioni in laboratorio sembra un po’ una chiusura del cerchio.
Federica Pacella