La fine di un incubo. Preso il cecchino di Varedo. Sarebbe un cinquantenne, incensurato, residente in città, l’uomo che per un anno e mezzo ha tenuto in ostaggio i condomini delle palazzine tra le vie Bellini, Sant’Aquilino e Ponchielli. I carabinieri della Stazione di Varedo lo hanno denunciato per i reati di esplosioni pericolose e danneggiamento. Le indagini, avviate a seguito di segnalazioni relative a danni arrecati ad alcuni condomini, hanno portato a una complessa attività investigativa volta a verificare l’origine dei danni e i potenziali responsabili. Durante un controllo effettuato negli ultimi giorni di dicembre nell’abitazione del presunto cecchino, i carabinieri hanno proceduto al ritiro cautelativo di tutte le armi in suo possesso e del relativo titolo autorizzativo per uso sportivo. Tra il materiale sequestrato figurano diverse armi da fuoco e munizioni, nonché carabine ad aria compressa, che saranno oggetto di analisi tecniche e comparazioni balistiche con i bossoli e i fori di proiettile su finestre e lamiere delle grondaie delle palazzine prese di mira. "Tali accertamenti - si legge in una nota diramata dal Comando provinciale dei Carabinieri - mirano a verificare la corrispondenza tra i colpi esplosi e i danni riscontrati nelle strutture segnalate. L’attività investigativa proseguirà per consolidare ulteriormente il quadro indiziario e garantire una completa ricostruzione dei fatti. Dell’esito delle indagini e del deferimento è stata data comunicazione all’Autorità Giudiziaria competente". A ringraziare per l’intensa attività di indagine, a nome dei condomini, è Maria Cristina Pelle, amministratrice degli stabili finiti sotto tiro. "Speriamo di poter mettere la parola fine quanto prima a questa brutta vicenda iniziata un anno e mezzo fa – dice –. I condomini ormai non erano nemmeno più liberi di uscire sul proprio balcone o di passeggiare sotto casa per il terrore di essere presi di mira e colpiti". Gli stessi condomini che, secondo quanto raccontato dall’amministratrice, si erano messi a fare da sentinella, segnalando ai carabinieri di volta in volta presunte situazioni di pericolo. C’è stata persino una condomina, che dotata di binocolo, ha segnalato un balcone con la figura di un uomo in atteggiamenti compatibili con quelli di un ipotetico cecchino. Tutte segnalazioni verificate una ad una dai carabinieri. Le indagini sono proseguite nel massimo riserbo fino alla notizia della denuncia dell’uomo per esplosioni pericolose e danneggiamenti. Cauto il sindaco Filippo Vergani: "Quando arriverà la certezza, a conclusione delle indagini, potremo dire che il caso è stato risolto. Ad oggi non siamo ancora nelle condizioni di poter affermare che il cecchino sia stato fermato. Sono fiducioso, comunque, che il lavoro dell’Arma, che ringrazio, porterà presto alla chiusura di questa brutta vicenda".
CronacaFucili di precisione e proiettili in casa. Smascherato il cecchino di Varedo