CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Festival dell’Operetta La cultura torna al centro

Da giovedì 3 a sabato 5 settembre la rassegna all’Arengario. per ridare smalto a una scena rimasta in silenzio nei mesi del lockdown.

di Cristina Bertolini

Dopo mesi di silenzio, per annullamento di tutte le manifestazioni culturali nel centro di Monza, riprende la vita culturale della citta, con la "piccola lirica" Da giovedì 3 a sabato 5 settembre torna la terza edizione del "Festival dell’Operetta" in piazza Roma, alle 21, con la "Compagnia d’Operette" di Elena D’Angelo. gli eventi a Monza riaprono con le scenografie raffinate, i personaggi in costume e l’orchestra dal vivo, ingredienti fondamentali della piccola opera lirica che troveranno casa all’ombra dell’Arengario nel centro della città.

"L’operetta appartiene al patrimonio culturale italiano e alla nostra identità - spiega l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo - È un genere musicale popolare che ha segnato profondamente la storia della lirica del nostro Paese. Questo progetto, sostenuto con passione da Elena D’Angelo, è la porta attraverso la quale far entrare appassionati e curiosi nel mondo dell’operetta e, perché no, magari anche in quello dell’opera. Il successo delle due precedenti edizioni ha dimostrato che siamo sulla strada giusta".

Si inizia giovedì 3 con "Le canzoni della radio anni ’30": "Non dimenticar le mie parole", "Ma l’amore no", "Ti parlerò d’amor" e "Maramao perché sei morto", le sonorità più famose della storia della radio, dalle sue origini all’esordio della TV.

Venerdì 4, secondo appuntamento, con "Ballo al Savoy", operetta in due atti di Paul Abraham che debuttò con successo a Berlino nel 1932. In un’atmosfera di considerevole suggestione il compositore ha saputo unire la tradizione operettistica occidentale al jazz e alla canzonetta leggera americana; un meccanismo fatto di grande spettacolo visivo, balli e dialoghi spiritosi.

Il "Festival dell’operetta" termina sabato 5 settembre con "Il paese dei campanelli", icona del repertorio operettistico, in tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato che debuttò nel 1923 al Teatro Lirico di Milano. La leggenda narra che sul tetto di ogni casa di un’immaginaria isola dell’Olanda c’era un piccolo campanello pronto a suonare ogni volta che una donna del villaggio fosse stata sul punto di tradire il proprio marito.

Nessuno li ha mai sentiti suonare, ma né le donne né gli uomini del paese hanno il coraggio di tentare di dimostrare il contrario.

Tutto resta tranquillo fino all’arrivo di una nave militare inglese, costretta all’attracco nel porto dell’isola.

La regia delle operette è affidata a Serge Manguette e Elena D’Angelo; le coreografie a Serge Manguette e Martina Ronca, con la direzione di Sabina Concari, mentre la direzione artistica è di Gianni Versino.

In scena: Elena D’Angelo, Matteo Mazzoli, Gianni Versino, Francesco Tuppo, Merita Dileo, Milica Ilic, Stefano Menegale, Serge Manguette, Carlo Randazzo e Paola Scapolan.

La "Compagnia d’Operette Elena D’Angelo" fondata nel 2014, ha già ottenuto larghi consensi in importanti teatri italiani.

Mette in scena produzioni curate nei minimi dettagli, nel rispetto della filologia dello spettacolo, ma con una particolare attenzione al gusto del pubblico di oggi.

Si avvale di eleganti allestimenti, musica dal vivo e dallo scorso anno può contare su un corpo di ballo formato da 6 ballerini, oltre a 11 artisti professionisti e 10 orchestrali.

Gli spettacoli sono gratuiti per il pubblico, ma con prenotazione online obbligatoria sul sito www.comune.monza.it o sul sito www.eventbride.it.

Ulteriori Informazioni per gli spettacoli monzesi dedicati all’operetta all’Ufficio Cultura (039.230.21.92 - cultura@comune.monza.it).