
di Cristina Bertolini
Due anni di attesa per rinnovare il permesso di soggiorno alla Questura di Monza. E quindi saltano anche lavoro e assistenza sanitaria. Il problema coinvolge 80mila stranieri residenti a Monza e Brianza e loro familiari (il 9% della popolazione) di cui 25mila nei Comuni di Monza, Desio, Lissone e Brugherio. Su 200mila procedure di emersione del lavoro irregolare in tutta Italia, ben 4mila sono badanti e colf di Monza e Brianza, seguiti da operatori del settore manifatturiero. La rete delle cento associazioni riunite nel coordinamento di Brianza Accogliente e Solidale rivolge un appello di intervento urgente al Ministro degli Interni, della Salute, alla Prefettura di Monza e Brianza e ai sindaci, per denunciare le gravi difficoltà nella gestione dei titoli di soggiorno sul territorio.
"Le tempistiche della Questura di Monza per i rinnovi e i rilasci dei titoli di soggiorno per lavoro, famiglia, carte di soggiorno - spiega Matteo Casiraghi, consigliere Cgil Monza e Brianza - hanno superato i 24 mesi di attesa, una situazione inedita per la nostra provincia, ma anomala rispetto a tutto il territorio nazionale. Per una richiesta inviata oggi via posta, la Questura non è in grado di dare un appuntamento prima di settembreottobre 2022". Quando se ne occupava la Questura di Milano si poteva scegliere fra i diversi uffici quale era più libero. Adesso occorre per forza rivolgersi a quello di Monza che è congestionato. Tutto ciò ha pesanti conseguenze sulla vita dei cittadini migranti. I datori di lavoro non eseguono nuove assunzioni a fronte di permessi di soggiorno scaduti e in presenza di ricevute datate molto tempo prima. Un imprenditore non sa che il ritardo non è da imputare ai lavoratori, ma alla grave carenza di personale negli uffici preposti. "Alla scadenza del permesso di soggiorno - fa osservare Mariana Crippa, avvocato dell’Associazione studi giuridici immigrazione (Asgi) - l’Inps sospende il pagamento di alcune prestazioni (invalidità civili, indennità di accompagnamento, ecc.). Pertanto a fronte di un’attesa così lunga queste persone non riceveranno la prestazione se non alla consegna del nuovo titolo di soggiorno, con un notevole aggravio delle condizioni di vita di questi soggetti fragili".
Con la ricevuta e il permesso scaduto la tessera sanitaria viene rinnovata provvisoriamente ogni 6 mesi, questo però costringe le persone a recarsi più volte al rinnovo, ma a volte accade che la tessera sanitaria non venga rinnovata. "Chiediamo, ancor più nell’ambito di una emergenza sanitaria - scrive la cordata di associazioni - di intervenire immediatamente con risorse e personale per ridurre drasticamente le tempistiche di trattazione delle pratiche, dato che il ritardo nell’ottenimento del permesso lede il diritto di soggiorno, alla salute e al lavoro dei cittadini residenti nella nostra provincia".