ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

Desio, Corti: "Dove sono i soldi per le discariche?"

Il sindaco attacca la Regione. La risposta di Cattaneo: "Questo conferma che l’amministrazione comunale non ha operato".

di Alessandro Crisafulli

"La Regione ci dica dove sono finiti i soldi che erano stati stanziati. E la smetta di ostacolarci in ogni modo, perchè di colore politico diverso...". E’ guerra aperta, tra il Comune di Desio e il Pirellone. Una botta e risposta pesante, avviato in consiglio comunale online dall’assessore all’Ambiente desiano Stefano Guidotti ("ci hanno detto che la Regione ha un sacco di soldi per le bonifiche ma non risponde mai alle nostre telefonate e mail..."), che ha visto la piccata replica dell’Assessore all’Ambiente della Regione Raffaele Cattaneo

E adesso vede il sindaco Roberto Corti sganciare a sua volta dei siluri nei confronti dell’Istituzione lombarda. Una guerra con un duplice sconfitto: l’ambiente e i cittadini. Visto che le due maxi discariche abusive che feriscono il territorio desiano sono lì, serene e tranquille, in via Molinara e Baraggiole, da oltre 12 anni. L’ultima puntata della saga è quella con la quale il primo cittadino desiano definisce "una pessima operazione di bassa politica", quella di Cattaneo. E ricostruisce la vicenda della cava della ‘ndrangheta, in particolare, nei dettagli, "a partire dal 20112012 quando abbiamo avuto i primi incontri con Regione per sapere come poter accedere ai fondi per la bonifica – ricorda Corti -. La risposta tassativa è stata che per poter accedere è necessario: aver realizzato la caratterizzazione, il piano di bonifica e che l’area sia di disponibilità pubblica. In Regione non c’è nessuna richiesta del comune di Desio per accedere a questi fondi perchè la caratterizzazione e il piano di bonifica non sono ancora pronti. Come mai?". Quindi il sindaco fa la cronistoria della ingarbugliata vicenda. Dal tentativo fallito di "appaltare" il lavoro a Pedemontana alla visita della Commissione Regionale Antimafia, seguita dalla delibera del consiglio regionale nel 2014 che invita il Presidente e la Giunta regionale "a stanziare le risorse finanziarie necessarie a sostenere i costi per la caratterizzazione della cava di via Molinara nel Comune di Desio".

"Passano un paio d’anni dalla votazione del famoso Ordine del Giorno e non muovendosi nulla, andiamo in Regione a chiedere dove siano finiti quei soldi – sottolinea il sindaco -. La risposta dei tecnici è lapidaria: non è stato finanziato nulla e non potremmo neanche farlo. Alle nostre rimostranze, gli stessi tecnici che alcuni anni prima avevano sostenuto la necessità di bonifica, ci dicono che sono disponibili eventualmente dei fondi ‘per la messa in sicurezza delle discariche incontrollate di rifiuti’. Visto che con gli enti regionali e provinciali abbiamo già avviato il percorso per giungere alla bonifica, chiediamo loro come debba eventualmente essere interrotto e riavviato quello nuovo. Da Regione nessuno aiuto, solo risposte burocratiche". Nel frattempo, il Comune mette a bilancio - e lì sono ancora – 150mila euro per la caratterizzazione e il piano di bonifica della cava, che richiede almeno 5 milioni per essere bonificata. "Nel 20162017 il tema diventa politico – dice Corti -. L’assessore Terzi dichiara che è sufficiente che il Sindaco di Desio prepari un’ordinanza in cui dichiara che in via Molinara c’è un rischio ambientale imminente per la presenza di rifiuti che allora è possibile richiedere dei fondi per la messa in sicurezza della discarica. Peccato che un paio d’anni prima, i tecnici comunali dichiarano che nel breve periodo non ci sono problemi di inquinamento della falda. Praticamente per accedere ai fondi regionali dovrei dichiarare il falso o, nella migliore delle ipotesi, dichiarare un supposto pericolo senza avere gli elementi per farlo". "O l’assessore Cattaneo o è stato male informato – conclude Corti – oppure ostacola e non agevola una Amministrazione di diverso colore". "La ricostruzione del Sindaco – chiosa Cattaneo - conferma ancora una volta che l’amministrazione comunale non ha operato. La cronologia dei contatti e la ricostruzione degli anni che precedono il 2018, quindi alla mia entrata in carica come assessore all’ambiente, avvalorano il fatto che il Comune non è mai stato parte attiva né nei confronti del privato, attraverso un’ordinanza, né della Regione facendo richiesta formale di finanziamento. Anche dopo l’ordine del giorno de Consiglio regionale del 2014 non è stata fatta nessuna richiesta alla Regione".