Dalla piena del Lambro ad Amatrice. Mani e cervello della Brianza per le emergenze lungo lo Stivale

La Protezione Civile di Monza, attiva anche a livello nazionale, ha affrontato numerose emergenze in Italia negli ultimi 20 anni. Volontari impegnati in situazioni critiche, con fatica fisica e emotiva, ma sempre pronti a intervenire con coordinamento e rete di supporto.

Se le divise della Protezione civile di Monza sono nell’immaginario collettivo come tra le prime figure a vedersi in casi emergenziali in città, quali sono stati il periodo pandemico, i nubifragi di luglio, o ancora, più di recente, l’esondazione del Lambro alla Cascinazza a fine ottobre, ciò non significa che i suoi volontari siano legati solo a situazioni locali.

La rete di Protezione civile è nazionale, e i gruppi monzesi sono sempre stati in prima linea negli episodi d’emergenza più critici che hanno riguardato il Paese. "I nostri volontari sono intervenuti nelle più grandi emergenze italiane degli ultimi 20 anni – spiega il responsabile dell’Ufficio Protezione civile di Monza, Mario Stevanin (nella foto) –. Siamo stati nel 2009 a L’Aquila, nel 2012 in Emilia Romagna e nel 2016 ad Amatrice e Accumoli. Tutte esperienze forti. In casi come questi, oltre a un’estrema complessità a livello tecnico-operativo, c’è anche un impatto emotivo enorme". Da qui un esempio: "Ricordo l’intervento per l’alluvione in Emilia Romagna lo scorso anno: a Sant’Agata sul Santerno abbiamo tirato fuori dal fango girelli di persone che non c’erano più, e abbiamo visto persone che in una notte hanno perso tutto, così come negli altri casi citati".

"In questi interventi la fatica fisica e mentale è tanta – prosegue il responsabile –. È fondamentale che ci sia un lavoro di rete e ben coordinato. Occorre precisare che l’Ufficio Protezione civile del Comune di Monza, con i suoi 30 dipendenti, è il primo ad essere coinvolto nelle operazioni emergenziali. Ad esempio ad Accumoli nel terremoto del 2016, abbiamo fatto un intervento d’aiuto di 10 giorni, in cui hanno partecipato anche 6 funzionari comunali. Ad intervenire poi – continua – ci sono i vigili del fuoco, i carabinieri, la polizia e Areu". Anche a Monza ci sono state situazioni provanti: "Ricordiamoci che il gruppo comunale di volontari nasce a seguito della gravissima esondazione del Lambro del 2002, che travolse la città. Noi abbiamo affrontato quelle del 2009 e 2014, e a luglio scorso i nubifragi. Qui l’impegno è individuare correzioni urbanistiche e fare informazione per rendere gli interventi i più efficienti possibili".

A.S.