
Dal pattinaggio alla pallavolo. Il trasloco forzato degli atleti: "Speriamo rispettino i tempi"
Attesi con ansia dalle società di rotellistica i lavori di riqualificazione della palestra nella scuola Ardigò. "La pista è già stata oggetto di lavori – ricorda Cristina Albanese, vicepresidente di Skating club –, il nostro problema era avere il permesso di ospitare oltre 100 persone durante i saggi. I prossimi interventi permetteranno un’affluenza di 450 spettatori". La situazione resta ancora complicata per i grandi gruppi di pattinaggio sincronizzato, composti da 16 a 20 atlete che girano in formazione compatta. Il regolamento federale richiede piste da 20 metri per 40 o da 22 per 44, mentre l’Ardigò è da 36 per 18 metri. Quindi la società ha chiesto qualche ora in più di ospitalità alla palestra Tacoli, che è regolamentare. Gli spazi sono sempre contesi. "Per gli ultimi allenamenti sotto gara – ricorda Albanese – siamo comunque costrette a cercare piste fuori Monza a pagamento, da 60 euro all’ora, tra Biassono, Albiate o Bergamo". Costretti al trasloco anche gli Sharks, le due squadre di hockey in carrozzina. Con i lavori alla palestra della scuola Bellani, allenamenti e partite si sono spostati all’Ambrosini, in via Solferino. Ma lo stress test della struttura, con attività a pieno regime, è previsto per settembre alla ripresa dell’attività agonistica. "Speriamo di trovarci bene e di poter restare lì – si augura Mattia Muratore, capitano e presidente degli Sharks Monza –. Alla palestra della Bellani eravamo già in deroga da anni rispetto alle regole del nostro campionato, per questioni logistiche. Mancava lo spazio laterale per gli arbitri e per le panchine". Alla scuola Bellani, dopo la ristrutturazione della palestra toccherà all’edificio che ospita le aule. Se in cortile lo spazio dovesse ridursi, non ci sarebbe più la possibilità di ingresso per gli atleti sulle carrozzine speciali da gara.
Lavori in corso anche alla palestra della scuola media Zucchi: "Speriamo che vengano rispettati i tempi di consegna, il 10 settembre – incrocia le dita Sergio Visconti, segretario della Società plurisportiva Baita Asd (volley e calcio a sette) –. Se i lavori dovessero andare oltre il 30 settembre, per noi diventerebbe un problema trovare altri spazi, a costi decisamente superiori, per i nostri oltre 200 atleti tra ragazzi e ragazze e atleti open, cioè gli adulti". Il primo lotto di lavori risale al 2020, in periodo Covid, per la messa in sicurezza di soffitto, bagni e coperture. Poi contestazioni con la società appaltatrice su computo metrico e valutazioni finanziarie hanno fermato il cantiere.
Cristina Bertolini