Dal maxi televisore al Parlamento E la carica dei mille tifosi a Torino

La storica doppia vittoria contro la Juventus ha galvanizzato la città, ex feudo dei bianconeri

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di Dario Crippa

Si è comprato un televisore 65 pollici facendo di una stanza il suo “sancta sanctorum” per vedere le partite del Monza, ma "domenica dopo il primo tempo non ci ho messo più piede per non avere un infarto… stavo in un’altra stanza e andavo ogni tanto a controllare che il punteggio non cambiasse. A un certo punto i miei figli mi hanno anche rimproverato, “ma cosa te la sei comprata a fare quella Tv?”". L’avvocato Raffaele Della Valle, il principe del Foro, tifoso del Monza fin nel midollo, è come un ragazzino. A 83 anni di età, si ta godendo la più grande gioia calcistica della sua vita.

"Per una vita sono andato allo stadio, speravamo tutti di andare in serie A ma la delusione era sempre stata cocente e si era stratificata ormai… mentre adesso siamo qui, e vinciamo con la Juventus per due volte, andata e ritorno. Un cronista ricordava che nella storia della serie A Monza è la seconda squadra a vincere le sue prime due sfide con la Juventus: la prima era stata l’Inter nel 1930".

Nel 1994, da deputato, Della Valle fondò il primo Juventus Club del Parlamento, "ormai è acqua passata, non c’era il Monza in serie A allora, ma io ho sempre tifato biancorosso: adessoho cancellato tutto e, se fossi in Parlamento, fonderei un Monza club di deputati biancorossi. Saremmo pochi? Non so, la simpatia per questa squadra di bravi ragazzi sta contagiando tutta l’Italia e ho l’impressione che anche la città, addirittura il suo Tribunale, con tutte le sue magagne, stiano funzionando meglio…". Due a zero allo Juventus Stadium, emozione indescrivibile. Da Monza erano partiti mille tifosi. Uno striscione proclamava “Galliani santo subito”. Fra loro, Gigi Tieri, 61 anni, storico tifoso di mille battaglie, a Torino con i Monza Club San Fruttuoso (presidente Fabio Riva) e Alta Brianza (pres Silvano Silva): "L’adrenalina è salita giorno dopo giorno. Solo al pensiero di giocare in uno stadio dei “grandi” mi dava i brividi... mi ritorna in mente quando nel prato davanti a casa mia facevamo le partitelle tra ragazzini degli anni ’60’70 e quando formavamo le squadre facendo “bim bum bam” si ipotizzava Monza contro Juve, Monza contro Inter, Monza contro Milan... e poi alla domenica correvamo tutti al Sada. Se una zingara mi avesse letto la mano dicendomi che il Monza sarebbe andato in A l’avrei mandata “a dar via i ciap”... ma tutto questo si è avverato e mi sembra ancora un sogno da bambino". E poi: "Che emozione uscire di casa e andare a tifare Monza in trasferta in questi mega stadi, Juventus Stadium, San Siro, Artemio Franchi a Firenze, Marassi a Genova... ed è bello vedere tanti tifosi che si stanno innamorando di questa bella società. Che fortuna per i ragazzini di oggi vedere questa bella favola... noi “vecchietti“ abbiamo dovuto aspettare anni ma siamo stati ben ricompensati. Mi spiace molto che qualcuno non ha potuto vedere concludersi questa favola ma son sicuro che da lassù ci seguono sempre... Forza magico Monza. ..il sogno continua: a Torino siamo impazziti dalla gioia come un bambino con le mani nella Nutella, incitando ma senza mai offendere gli avversari".

E fra i mille coraggiosi, c’era anche Dario Allevi. Ex sindaco di Monza fino a pochi mesi fa, già tifoso doc della Juventus — perché la Brianza è sempre stata roccaforte bianconera –, quest’anno non si sta perdendo una partita, allo stadio del Monza, in casa e in trasferta. "Lo aspettavo da 45 anni (ne ha 57, ndr), me la sto godendo minuto per minuto. Vincere a Torino resterà nella storia: i tifosi della Juve erano senza parole, anzi von qualcuno mi sono trovato a discutere (alias litigare, ndr) in Tribuna". E dire che Allevi era juventino di ferro. "Ma lo sono ancora, solo che il Monza è il mio primo amore, ricordo gli anni da ultras con i Commandos sugli spalti del vecchio Sada, è un sogno che si materializza".

Intanto sui social impazzano I meme, scherrzosi e scollacciati, che ripetono quella che era stata una battuta(ccia) di patron Silvio Berlusconi, che aveva promesso un pullman carico di “donnine” in caso di vittoria con le big. Allevi si trincera dietro a un no comment, mentre anche sul suo cellulare continuano ad arrivare messaggi a tema.

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