Dal lattoniere all’ingegnere Ognuno si rimbocca le maniche

C’è il giardiniere tuttofare capace di trasformarsi in Babbo Natale e chi ha riscattato una laurea presa in patria. Per molti la Brianza è stata una specie di America, un luogo dove tutto è possibile se lavori davvero sodo

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Tanti personaggi, ognuno con la sua storia, popolano alla domenica il giardino attorno alla piccola chiesa di San Gregorio. Entrano alla spicciolata, si riconoscono, alcuni sono credenti e ascoltano la celebrazione, altri meno, ma non importa, resta comunque l’occasione per incontrarsi. Ti rivolgono la parola in lingua anche se non sei dei loro, perché varcato quel cancello si entra simbolicamente in Romania.

Ciascuno ti racconta la sua storia e il suo desiderio di felicità in Italia, che è una casa e un lavoro, magari a tempo indeterminato. "Sono in Italia da 15 anni – dice Trifan – faccio il lattoniere. Sono venuto la prima volta a Milano dalla Romania per fare visita a mio fratello. Lì ho trovato subito una proposta di lavoro, perché il lattoniere che ripara i tetti in Italia è una figura che sta sparendo e quindi ho avuto un contratto a tempo indeterminato: visto e piaciuto – dice in un italiano perfetto – sono tornato in Romania dopo sei mesi per sposare Getta e insieme abbiamo avuto Sebastian e Alexandro. Adesso viviamo a Monza, dove mi trovo bene. I ragazzi frequentano la scuola Munari, stimolante e accogliente. Monza mi piace anche perché è vicina alle montagne, dove andiamo quasi ogni domenica, perché mi ricordano le montagne di Suceava, la mia città d’origine, nel nord est della Romania. Abitano ancora là i miei genitori, due sorelle insegnanti e quattro fratelli, tutti lattonieri. Mia moglie ha lavorato in un ristorante, poi ha cresciuto i bimbi e ora è alla ricerca di un lavoro stabile".

Gheorghe Istrate è la vera colonna della comunità romena ortodossa di Monza. Giardiniere e tuttofare, tiene in ordine il giardino, ma anche gli ambienti della parrocchia. "Sono a Monza da 32 anni – dice – certo che mi trovo bene! Lavoro in un’azienda di giardinaggio in Brianza da 25 anni e svolgiamo servizi anche su Monza, per questo ormai la conosco bene. Abito a Triuggio e frequento la chiesa dal 2002, da quando ha aperto". Gheorghe è un punto di riferimento per credenti e non, perché si rende sempre disponbile per l’allestimento degli eventi e delle feste che ricreano il senso di comunità e tengono vive le tradizioni, anche lontano dalla patria."Cerco di dare il meglio di me per ricevere il meglio dagli altri – racconta così il suo segreto – Se vuoi bene a te stesso, non puoi non dare anche agli altri rispetto e amore".

È un personaggio Gheorghe: robusto, volto taurino incorniciato da una lunga barba da Santa Claus; si presta per le festività trasformandosi in un convincente Babbo Natale, oppure indossa gli antichi costumi tradizionali romeni che si tramandano da generazioni.

Per qualcuno l’Italia e segnatamente la Brianza è stata una specie di America, dove tutto può essere possibile se lavori davvero sodo. "Lavoro in Brianza in un’azienda metalmeccanica – racconta Nicolae Gravilita – con mia moglie Maria abitiamo a Paderno dal 1995, ma frequento la comunità di Monza. Abbiamo messo le nostre radici qui, anche se non è facile trovare un buon lavoro, anche con l’equipollenza della laurea. Mi sono guadagnato il mio ruolo di responsabilità in azienda, ma non è per niente scontato". Nicolae è ingegnere chimico, laureato all’università di Bucarest. Una volta arrivato in Italia ha dovuto superare sei esami integrativi, oltre alla tesi, per avere la convalida della sua laurea con il titolo di studio analogo rilasciato dagli atenei italiani. Quindi lavorava e studiava, per potersi affermare e costruire una posizione in Italia. Anche Maria è laureata in economia e commercio. Insieme frequentano la parrocchia di San Gregorio a Monza durante le feste, aiutando nell’allestimento appena possono, per riassaporare il gusto delle tradizioni e avere il piacere di parlare la lingua della loro terra.

Cristina Bertolini