BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cornate d'Adda, rifiuti abusivi stoccati e spediti in Africa

Scoperto un magazzino fuorilegge: ammassati elettrodomestici olii esausti e batterie

Nel magazzino abusivo c'era di tutto

CORNATE D’ADDA (Monza Brianza), 30 novembre 2019 Tonnellate di vecchi pneumatici, elettrodomestici, mobili, olii esausti, vestiti, batterie di automobili, a Cornate è stato scoperto un vero e proprio cimitero di rifiuti pericolosi. Ma non una discarica, piuttosto un magazzino dove gli scarti venivano raccolti, riciclati e rivenduti in Africa. Un traffico illecito . E’ l’ipotesi investigativa che si fa strada dopo la scoperta del polo logistico irregolare, un capannone di mille metri in via San Luigi, al confine con Mezzago. Uno choc per i vigili che coordinati dal Dipartimento Edilizia Ambiente della Procura di Monza insieme agli agenti della polizia provinciale si sono ritrovati davanti tonnellate di immondizia perfettamente stoccate. Il blitz è finito con quattro denunce, la prima a carico del proprietario dello stabilimento, le altre dell’affittuario e dei lavoratori in nero, sembra due profughi, ma anche su questo punto sono in corso accertamenti. L’attività svolta nello stabile era completamente abusiva e in una regione costellata da depositi illeciti spesso dati alle fiamme l’attenzione è massima. Così l’assessore all’Edilizia Fabio Quadri sulla vicenda: "Abbiamo sempre monitorato il territorio, periferie ed edifici abbandonati. Non era mai successo niente del genere". Brutta sorpresa per gli investigatori che si sono ritrovati davanti cumuli di ingombranti. È la seconda volta in pochi giorni che prende il via un’indagine per proteggere l’ambiente. Nel weekend fra Cavenago e Basiano, all’interno del Pane, il Parco agricolo Nord Est Milano, è stata trovata una distesa di plastica sui campi, ettari di posate e bottiglie sminuzzate utilizzate come fossero un concime non organico, ricorda Benigno Calvi, presidente dell’Ecomuseo Martesana, autore della scoperta. L’episodio arriva dopo la sperimentazione del Cem, gestore dei rifiuti sul territorio, contro i furbetti della pattumiera. Nei mesi scorsi il colosso pubblico ha spedito due pattuglie a eliminare gli immondezzai a cielo aperto sulle provinciali, o nelle piazzole di sosta. Un’operazione partita da Cavenago che in poche settimane ha portato le squadre speciali a rimuovere 80mila chili di rifiuti. Gli interventi sono serviti a tracciare una mappa del degrado. Ogni volta che gli spazzini entravano in azione inviavano le coordinate esatte dell’intervento, in sei mesi di attività - fra fine 2018 e la primavera di quest’anno, - è venuta delineandosi una cartina dei luoghi a rischio. Ora, in lista finirà anche Cornate. © RIPRODUZIONE RISERVATA